Cotto e cociuto — entrambi i termini sono participi passati del verbo cuocere. Il primo si adopera in senso proprio: il risotto è cotto; il secondo si usa in senso figurato con l'accezione di indispettito e simili: la tua osservazione mi è cociuta (mi ha indispettito).
Picnic — si scrive in grafia unita. Non pic-nic né pic nic.
Quotare — si sconsiglia l'uso di questo verbo nell'accezione di giudicare, stimare e simili. Diremo, quindi, che quel cantante è molto apprezzato, non quotato.
Presenziare
— verbo transitivo e intransitivo. La forma transitiva è preferibile: presenziare
un convegno.
Sinceri
auguri — espressione ridicola (e ipocrita). L'aggiunta dell'aggettivo sinceri
fa pensare che altre volte gli auguri non sono stati... sinceri. Gli auguri
sono auguri. Punto.
Legge
in vigore — altra espressione ridicola. Spesso si legge (e si sente nei
notiziari radiotelevisivi) che l'imputato è stato condannato secondo la
legge in vigore. Quale magistrato applica una legge non più in vigore? Si
dirà: l'imputato è stato condannato secondo quanto prevede la legge.
Gala
— sostantivo femminile; improprio usarlo nella forma maschile: tutta la nobiltà
era presente alla grande gala. Errata la grafia con la
seconda a accentata (galà).
Omicidio
— si legge e si sente dire, spesso, l'omicidio di Moro (e simili).
L'espressione ci sembra impropria: l'ucciso non ha commesso l'omicidio (come ci
farebbe pensare la preposizione di), lo ha subìto. Si consiglia
di omettere la preposizione di e scrivere: omicidio
Moro (oppure l'assassinio di Moro).
Qui la magistrale recensione del prof. Salvatore Claudio Sgroi
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La lingua "biforcuta" della stampa
Ancora sull'uso errato dei prefissi
LA CERIMONIA
Graduation Day alla Sapienza per i medici neo-laureati nel lockdown. Festa sì, ma tutti con la mascherina
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Correttamente: neolaureati. Treccani: nèo- [dal gr. νεο-, forma che
assume in composizione l’agg. νεός «nuovo, recente»]. – 1. Primo
elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente (anche
nella terminologia lat. scient.), nelle quali ha il sign. di «nuovo, moderno,
recente». In partic.: a. Con riferimento a persona che si
trovi da poco tempo in una determinata situazione: neonato, neofita, neoeletto (e
analogam. neodottore, neosenatore e
altri, che non si è ritenuto necessario, per la loro stessa trasparenza,
registrare nel rispettivo luogo alfabetico). b. Con
riferimento a cose formatesi o rinnovatesi recentemente: neoformazione, neologismo;
in medicina: neoartrosi; in biologia, di formazione anatomica
filogeneticamente recente: neocerebello, neotalamo, ecc. (e per estens. neopsiche).
È prefisso molto usato per indicare ripresa, con criterî e intenti moderni, di
idee, dottrine, correnti del passato: neocriticismo, neodarwinismo, neoplatonismo, neorealismo, neofascismo,
ecc.
Ci aspettiamo di leggere, da un momento all'altro: Ecco i neo-nati dell'anno.
1 commento:
"Cociuto", Participio passato di Cuocere, non esiste. Mentre "quotato" Part. pass. di "Quotare" significa: "Misurato a livello". Esistono quindi ed invece: "Cocciuto", con "cc" = Testardo nel pensiero e nell'azione, caparbio, ostinato (Garzanti, Melzi), e quindi: "Le azioni vengono quotate in Borsa, e quelle X vengono quotate meglio delle Y". ed anche: "Il pezzo d´artiglieria e´ quotato a livello xxx m di altitudine", "Il colmo del tetto e´quotato ad x metri sul piano stradale"
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