Il cortese lettore Ivano S. di Pomezia (Roma) ci ha inviato una squisita lettera con la quale ci domanda perché il plurale del sostantivo femminile "ala" è "ali" e non "ale" come tutti i nomi femminili in "-a": fanciulla/fanciulle; fortuna/fortune; tavola/tavole; ragazza/ragazze. Gentile Ivano, c'è anche un altro plurale "irregolare": arma/armi e non "arme". Il motivo di questi due plurali "irregolari" è dovuto per influsso di due antichi femminili singolari in "-e" : ale/ali; arme/armi. I sostantivi femminili singolari in "-e" nella forma plurale ─ secondo la "legge grammaticale" ─ mutano la desinenza "-e" in "-i": la legge/le leggi; la madre/le madri.
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La parola proposta da questo portale: gentiligia. Sostantivo femminile, tratto dal latino "gens" (stirpe), significa "nobiltà per nascita". Se non cadiamo in errore il lemma in oggetto si trova solo nel dizionario Olivetti.
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