sabato 31 ottobre 2020

La parroca


Il femminile di parroco ─ se la Chiesa di Roma ammetterà le donne al sacerdozio ─ sarà parroca. Lo sentenzia l'Accademia della Crusca. E non potrebbe essere altrimenti. La grammatica stabilisce, infatti, che il femminile dei sostantivi maschili in -o si ottiene mutando la desinenza "-o" in "-a": il sarto/la sarta; il parroco/la parroca.

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La lingua "biforcuta" della stampa

Tutti coi diti puntati (dalla parte sbagliata)

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Senza parole!

Vediamo, in proposito, che cosa dicono i vocabolari, nella fattispecie il Gabrielli in rete: dito [dì-to]

s.m. (pl. le dìta, ant. le dìte, f.; pop. i dìti; specificando il nome di ognuno, i dìti)
1 Ciascuna delle appendici terminali articolate delle mani e dei piedi dell'uomo e di altri animali: d. pollice, d. indice della mano; le falangi, le nocche, i polpastrelli, le punte delle dita; i diti mignoli (...). Il titolo, dunque, correttamente, avrebbe dovuto recitare: tutti coi diti indici puntati.

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FONNI

Rapina alle poste in Sardegna. Ferita donna carabiniere. È caccia ai banditi

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Perché non, correttamente, carabiniera?

"Sapere.it" (De Agostini): Il femminile regolare di carabiniere è carabiniera, e così si può chiamare una donna che appartenga all’Arma dei Carabinieri. Alcuni preferiscono però chiamare anche una donna carabiniere, al maschile. Si tratta di una scelta che non ha basi linguistiche, ma sociologiche, e che comunque può creare, nel discorso, qualche problema per le concordanze.

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Dal sito "Libreriamo"

L’assalto delle parole straniere alla lingua italiana

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La lingua "biforcuta" della stampa

 IL COMMENTO

La pandemia e l'armistizio della politica italiana. Mentre la PA è immune a Immuni

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Correttamente: immune da.

Treccani: immune agg. [dal lat. immunis, comp. di in-2 e munus «obbligo, servizio, imposta, ecc.»]. – 1. Che non è soggetto a determinati obblighi o servizî, o che gode di particolari privilegi, o non è sottoposto a una giurisdizione, a un’autorità e sim. 2. Per estens., esente, libero: essere ida difettida certi pregiudizî (anche in senso iron. o scherz.: sono ida codeste velleità!); essererendersi i., refrattario nei confronti di una malattia infettiva, dell’azione di una tossina o di determinate sostanze chimiche (v. immunità).




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