lunedì 10 dicembre 2018

I capiredattori, i caporedattori, i redattori capo, i redattori capi. Quale plurale corretto?

Ancora un vocabolo il cui plurale  fa accapigliare linguisti e lessicografi: caporedattore. I vocabolari si contraddicono: caporedattori, capiredattori, redattori-capi, redattori-capo. Insomma: chi pluralizza il primo termine, chi il secondo, chi tutt'e due. Colui che consulta i vocabolari non sa, quindi, che pesci prendere. Come comportarsi, dunque? Noi consigliamo di attenersi a quanto scrive il linguista Aldo Gabrielli circa la formazione del plurale dei nomi composti con "capo". 
      «Nomi composti con capo più un sostantivo. Li dividiamo in due categtorie, a seconda della funzione che ha la componente capo.
·         Prima categoria: capostazione. Qui capo ha funzione di soggetto (e di "comandante", di colui che è "a capo di...", ndr).
·         Seconda categoria: capocronista. Qui capo ha funzione di semplice attributo (con l'accezione di "primo", "principale", ndr).
·         Per capirlo, proviamo a ribaltare la parola. Ecco: capostazione non può diventare stazione-capo, mentre capocronista può diventare cronista-capo.
·         Noi daremo la forma plurale solo all’elemento principale del composto: nel primo caso a capo: i capistazione (i "comandanti" della stazione, ndr), nel secondo a cronista: i capocronisti. Qualche altro esempio della prima categoria: capoclasse, il capo della classe, caporeparto, il capo del reparto, e ancora capoturnocaposquadracapotrenocaposerviziocapofamigliacapodivisionecapofilaca-popostocaposezione. Il primo elemento è preminente, e lo metteremo al plurale: capiclassecapirepartocapiturnocapisquadracapitrenocapiserviziocapifamigliacapidivisionecapifi-lacapipostocapisezione. Se il nome è al femminile, la componente capo rimarrà invariata: le capostazionele capoclassele caporepartole capoturnole caposquadrale capotreno eccetera.
·         Passiamo ora ad esempi della seconda categoria: capomacchinista: potremmo benissimo dire macchinista-capo. E così capotecnicocaporedattorecapocomicocapocuoco: qui è preminente il secondo elemento, e sarà questo solo che faremo plurale: capomacchinisticapotecnicicaporedattoricapocomicicapocuochi. Seguono questa regola anche capoluogo (luogo "principale", ndr)capolavorocapoversocapodanno che al plurale diventano capoluoghicapolavoricapoversicapodanni. Se il nome è al femminile, se ne farà regolarmente il plurale femminile: la capotecnicale capotecnichela capocomicale capocomichela capocuocale capocuochela capomastrale capomastrela capocronistale capocronistela caporedattricele caporedattrici eccetera»

Se capo segue il sostantivo resterà invaiato sia per il maschile sia per il femminile: redattore capo / redattori capo; redattrice capo / redattrici capo

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La parola proposta da questo portale: frenologia. Sostantivo femminile composto con le voci greche "phrèn" (mente) e "lògos" (discorso). Dal De Mauro:« teoria, affermatasi nel XIX sec., secondo la quale le varie facoltà psichiche sono localizzate in determinate zone dell’encefalo, il cui sviluppo si può dedurre dalla forma esterna del cranio»












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