No, cortesi amici, non
sobbalzate sulla sedia e non prendete un cardiotonico: ciò che avete appena
letto è perfettamente in regola con le... regole della lingua. L'aggettivo strazievole,
anche se di uso non comune, ha la medesima "dignità linguistica" di straziante.
Vogliamo metterlo bene in evidenza per rincuorare, ancora una volta, un nostro
carissimo amico che tempo fa, di primo mattino, ci telefonò perché suo figlio
(scuola media superiore) era stato messo alla gogna dalla sua insegnante di
lettere perché nel tema aveva scritto di "avere assistito a una scena strazievole".
Dubitiamo, però, che il ragazzo abbia scritto strazievole consciamente. Non dubitiamo,
invece, della pochezza linguistica della docente, che avrebbe potuto consultare
un qualsivoglia vocabolario della lingua italiana, prima di "sputare"
sentenze errate (si veda qui). Strazievole, dunque, è un aggettivo
correttissimo come tutti quelli composti con il suffisso "-evole"
(gradevole, festevole, colpevole, amichevole ecc.). Questo suffisso si usa, infatti, per
la formazione di aggettivi derivati da verbi o da sostantivi. A questo punto
faremmo un distinguo - prettamente personale - circa l'uso dei due aggettivi.
Adopereremo straziante nel significato proprio del verbo da cui deriva (che
provoca dolore fisico o morale):assisteremo a una scena straziante (che ci procurerà dolore); strazievole,
invece, quando il dolore è già stato "procurato": abbiamo assistito a
una scena strazievole.
PS:. Stupisce il constatare che il Treccani in rete non attesti l'aggettivo in questione.
PS:. Stupisce il constatare che il Treccani in rete non attesti l'aggettivo in questione.
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La parola che proponiamo, non desueta e non attestata nei vocabolari dell'uso, è: festeria. Sostantivo femminile tratto da "festa" e vale "lusso", "pompa magna" e simili.
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