Pregiatissimo dr Raso,
le sarei veramente grato se potesse
darmi qualche notizia sull'origine di "spilorcio" che, come si sa,
significa avaro. Tutti i vocabolari consultati concordano: di etimo incerto.
Seguo sempre le sue "noterelle" dalle quali apprendo "cose
linguistiche" che - come spesso lei fa notare - non sono riportate nei
testi di lingua. Il suo lavoro, quindi, è encomiabile. Grazie se prenderà in
considerazione la mia richiesta. Cordiali saluti
Ottaviano S.
Carbonia
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Cortese Ottaviano, effettivamente l' "origine
etimologica" di spilorcio è quanto mai incerta, se non sconosciuta. Ecco
quanto si può leggere nel dizionario etimologico di Ottorino Pianigiani.
E quanto riportano le note linguistiche al "Malmantile
racquistato" (un poema burlesco, ndr): «Spilorceria: sordidezza, avarizia.
(È probabile che) questa parola venga da "pilorci", che i pellicciai
chiamano quei ritagli di pelle, che, non essendo buoni a mettere un'opera, gli
riducono in spazzatura, la quale poi vendono per governare i terreni».
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Riguardo "a" qualcosa o riguardo qualcosa? Senza dubbio, riguardo "a". Si veda qui (Crusca).
3 commenti:
Si può accostare il lemma "spilorcio" anche ad affetto? Es."Spilorcio d'affetti"? Grazie
Caro anonimo,
perché no? quale "legge linguistica" lo proibisce?
Ha mai sentito dire che alla base di tutto c'è la legge di causa-effetto? Crei la causa e ne segue un effetto: metti il seme nella terra e germoglierà.
(Gratis non Caro)
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