Un'interessante disquisizione della Crusca sui verbi summenzionati.
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La parola che proponiamo all'attenzione dei lettori, non "lemmata" nei più comuni vocabolari dell'uso, è: rupofagia. Sostantivo femminile con il quale si indica il desiderio patologico di cibarsi di rifiuti o di sporcizia.
2 commenti:
Gent. Dott. Raso, sul vocabolario Treccani leggo, a proposito di etimologie, "derivato di...". Le chiedo: sarebbe sbagliato dire "derivato da..."?
Grazie dell'attenzione.
Otto
Cortese Otto,
la questione è un po' complessa. In linea di massima il verbo "derivare"(e, quindi, il participio passato) si costruisce con la preposizione "da" perché è quella atta a indicare il complemento di origine o provenienza: l'italiano deriva (proviene) DAL latino; l'italiano è derivato DAL latino. Quando il participio passato "derivato" ha una funzione prettamente aggettivale prende la preposizione "di": la plastica è un derivato DEL petrolio. Una rapida ricerca con Googlelibri ha dato 22.100 occorrenze per "derivato di" e 110.000 per "derivato da".
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