Da un quotidiano in rete:
Ci eravamo presi la briga di segnalare la "svista"
(quel "di" di troppo) alla redazione, ma inutilmente. Evidentemente
il corpo redazionale è convinto della correttezza di quel "di". La nostra segnalazione
- crediamo - sarà stata ritenuta errata...
Vediamo, allora, l'uso corretto di "dopo" dando la 'parola' al
linguista Vincenzo Ceppellini: «Avverbio di tempo. Indica il tempo posteriore
(Ci vedremo dopo; Dopo discuteremo). Talora ha valore di congiunzione (Dopo che
sarai arrivato) (...). Usato come preposizione si costruisce direttamente, o
con la preposizione 'di' davanti ai pronomi personali: dopo la sfilata; Dopo di
te; Dopo tutti gli altri (...)».
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