lunedì 6 gennaio 2014
Bagattella e bagatella
La parola del giorno (di ieri) dello Zingarelli, bagatella, si presta ad alcune considerazioni strettamente personali. La totalità dei vocabolari che abbiamo consultato riportano "bagatella" variante di "bagattella". La sola forma corretta "sarebbe" bagattella (con due 't). Sostantivo femminile che sta per inezia, bazzecola, nonnulla e simili. Visto, però, che è in uso anche la forma "errata", faremmo un distinguo. Adopereremo bagattella (con due 't') quando vogliamo indicare una cosa di nessuna importanza, di scarso valore: lo studio è una cosa seria non una bagattella. Useremo bagatella (con una 't') quando intendiamo parlare di un componimento musicale leggero, breve, di stile chiaro e facile. Sembra, infatti, che in questa accezione il termine sia pervenuto a noi dal francese "bagatelle". Un'ultima notazione. Il sostantivo in questione si adopera, perlopiú, nella forma plurale e con senso ironico per indicare che ciò di cui si discute non è cosa di poco conto.
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