Con la variante “far la figura del cappellone” quest’espressione – di uso raro, per la verità, e non molto conosciuta, quindi – si tira in ballo quando si vuole mettere in evidenza la brutta figura di una persona, non all’altezza della situazione in cui viene a trovarsi, per inesperienza o perché totalmente estranea all’ambiente in cui è costretta. La locuzione è ripresa dal gergo militare: il “cappellone” designa la recluta appena giunta in caserma, completamente estranea all’ambiente e il più delle volte fatta oggetto di scherzi, anche pesanti, da parte dei commilitoni più anziani, quelli che in gergo vengono chiamati “nonni” e, se prossimi al congedo, “borghesi”. E a proposito di cappellone come non ricordare l’espressione “prendere cappello” che – come sappiamo – significa offendersi, impermalirsi? La spiegazione è semplice (e intuitiva). Colui/colei che si sente offeso/offesa abbandona bruscamente il luogo del “misfatto” e prende il cappello prima di andarsene.
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La lingua “biforcuta” della stampa
NAPOLI
Casandrino, asilo derubato tre volte in una settimana: presi anche ovetti di cioccolata
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Secondo la lingua di Dante si “ruba” una cosa e si “deruba” una persona. È chiaro che non si può dire “asilo rubato tre volte”. Che cosa fare allora? Adoperare altri verbi: saccheggiare, depredare, svaligiare e simili. Correttamente, quindi: asilo saccheggiato tre volte...
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Enzo si laurea in Medicina a 73 anni, era fuori sede da quando ne aveva 23: «L'avevo promesso a papà prima che morisse»
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Ai “massinformisti”: il neodottore non era fuori sede, ma fuori corso.
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: F.Raso@posta.it)
2 commenti:
"asilo derubato tre volte in una settimana": certo, si deruba una persona. Ma forse si può derubare anche un ente, una associazione?
Cortese Falcone,
che io sappia derubare si può riferire SOLO alle persone.
FR
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