di Salvatore Claudio Sgroi
1. Evento televisivo
Decisamente un evento l’intervista a Papa Francesco di Fabio Fazio a “Che Tempo che fa”, nel canale “9”, di domenica 14 gennaio, ora comodamente leggibile anche in Internet, dove si sono affrontati non pochi aspetti della difficile realtà che stiamo attraversando.
2. L’“escalation
bellica”
A un certo punto parlando delle guerre nel mondo, ovvero
della “escalation bellica”, “dall’Ucraina a Israele e Gaza
fino allo Yemen e tutte le guerre dimenticate”,
Papa Francesco ha detto:
“Dietro le guerre, diciamolo, con un po’ di vergogna,
c’è il commercio delle armi. Diceva un
economo che in questo momento gli investimenti che danno, interessi, più
soldi sono le fabbriche delle armi. Investire
per uccidere. Questa è una realtà, io non suono il violino, questa è realtà.”
Confesso di non aver mai sentito tale espressione, ignota
anche a quattro colleghi (due piemontesi, un veneto ed uno emiliano), il cui possibile
significato in quel contesto è “la mia non è una stonatura”, “non dico
assurdità”.
2.1. Origine piemontese?
C’è allora da chiedere da dove Papa Francesco abbia tratto
tale espressione. Verso la fine dell’intervista il pontefice ha ricordato che
“I nonni abitavano a
40 metri, la nonna veniva al mattino, mi portava a casa sua, passavo tutto il
mattino, pranzavo con loro e poi mi riportava a casa. Questo è un bel ricordo e
questo è il motivo per cui la mia prima lingua non è stato lo spagnolo ma il
piemontese, perché loro parlavano piemontese”.
Il che suggerisce la
possibilità di una traduzione dal dialetto piemontese. Ma la ricerca non è
stata confermata dai dizionari dialettali, in primis il Gran dizionario piemontese-italiano di Sant’Albino del 1859, né da
colleghi piemontesofoni, anche se il grande Dizionario
dei modi di dire del compianto Ottavio Lurati (Garzanti 2001) ricorda che è
presente “nell’Italia settentrionale, fa
la viola, e fa l violin nel senso
di far rumore, provocare una stonatura, un rumore sgradevole” (p. 1025).
2.2. Origine spagnola?
L’altra possibilità per dar conto di tale uso è stata allora
di sospettare lo zampino dello spagnolo del Papa argentino. In realtà, un
rapido controllo nei dizionari bilingui, come Il grande dizionario di spagnolo della Zanichelli (2012), ha
consentito di verificare che l’espressione tocar
el violín ha solo significato letterale. È invece alla voce violón s.m. ‘contrabbasso’ che si trova
l’espressione “tocar el v. (fam.)
parlare a sproposito”, che è il senso che si addice perfettamente al contesto
di cui sopra.
La conferma deriva naturalmente anche dai dizionari monolingui
come il Diccionario de la lengua española
della Real Academia Española (anche in rete), dove si trova: “violón m. contrabajo”, “tocar el v. fr. coloq. Hablar u obrar fuera
de propósito, o confundir las ideas por distracción o embobamiento”.
Il Gran diccionario de
uso del español actual (Sgel 2001), da parte sua, riporta: “loc. tocar el violón, Fig. hablar o actuar
inoportunamente, o fuera de lugar”, con un es. El ejecutivo despedido hablaba sobre los despidos tocando el violón ya
sin el violón, es decir, haciendo el payaso patético”
In maniera non meno autorevole il Diccionario del español actual di M. Seco-O. Andrés-G- Ramos
(Aguilar 19991, 20112) riporta “violón m. Contrabajo” e la “loc. v.” tocar el v. con due significati: a) “col. Hablar fuera de propósito”, con un es. letterario di
Gonzalo Torrente Ballester del 1975: “Decir de Pessoa que fue un pequeño
burgués… es otro modo de tocar el violón” e b)
“Perder el tiempo o actuar sin provecho” con un altro es. letterario.
Papa Francesco ha quindi tradotto il suo “tocar el violón”
con “suonare il violino” anziché “contrabbasso”. Un uso idiolettale che, dato
il prestigio del sommo locutore, potrebbe anche diffondersi in italiano.
3. Perdonatore
Decisamente calco strutturale sullo spagnolo è anche il
sostantivo, semanticamente trasparente, perdonatore, adoperato due volte
nell’intervista, sottolineando l’origine spagnola (“come diciamo noi”):
“il Signore non si stanca di perdonare. Siamo noi a
stancarci di chiedere perdono. Questo non dimentichiamolo mai. […] Lui è il
grande perdonatore, non si stanca
mai.”
“Un grande
confessore, che ho fatto cardinale nell’ultimo concistoro, è un uomo di 94
anni, un frate cappuccino dell’Argentina. E lui è un grande perdonatore, come diciamo noi,
“manica larga”, perdona tutto”.
Il suffissato, deverbale di perdonare, dallo spagnolo
perdonador, è stranamente assente nel citato Grande dizionari o di spagnolo zanichelliano, ma non nei
monolingui, come il Diccionario della
Real Academia Española in quanto “adj,” “Que perdona (remite la deuda, ofensa,
etc.”, ma anche sost.
4. Scarto
e scartati
Parlando
di Gaza, Papa Francesco non ha potuto fare a meno di rilevare
“quanti arabi morti
e quanti israeliani morti, due popoli fratelli che si distruggono a vicenda,
questa è la guerra». Ed è «criminale far perdere ai bambini il sorriso», come
fa la guerra. I bambini muoiono, sono sfruttati, sono scartati. E quando li ritroviamo in carcere dobbiamo pensare
che siamo stati noi, è stata la società a educarli così, li abbiamo messo ai
margini. Lo scarto è una condanna a
morte dei bambini».
Il termine scarto / scartato
riferito ad esseri umani, presente anche in non poche omelie del Papa, è un
calco semantico dello spagn. descarte,
descartados.
5. Economo
Nel § 2 di questo intervento abbiamo riportato la
frase di Papa Francesco che iniziava con
“Diceva un
economo che in questo momento gli investimenti che danno, interessi, più
soldi sono le fabbriche delle armi”.
Il testo riportato on line è stato a volte banalizzato in “un
economista”. Si potrebbe pensare che “economista” in sp. si dica “ecónomo”. Ma non è così, in quanto sia in spagn. che in
italiano per indicare uno “studioso di scienza economica” si utilizza lo stesso
suffissato economista.
In realtà, il sost. economo
usato da Papa Francesco indica, come chiarisce il citato Gran diccionario de uso del español actual, “Persona encargada de
cobrar y administrar las rentas de las parroquias donde no hay sacerdote
permanente”, o anche “Persona que se cuida de la administración del dinero de
una comunidad”, come l’italiano economo
s.m.“chi amministra le spese di un ente, una comunità, un
collegio e sim.” (Diz. di De Mauro
2000, anche in rete), mentre l’it.
economo agg. nel significato di
‘parsimonioso’ è reso in spagn. con “ahorrador”.
Sommario
1. Evento televisivo
2. L’“escalation
bellica”
2.1. Origine piemontese?
2.2. Origine spagnola?
3. Perdonatore
4. Scarto,
scartati
5. Economo
(Le
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1 commento:
Grazie, prof. Sgroi. Finalmente ho capito quanto detto dal Papa nell'intervista televisiva.
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