lunedì 27 novembre 2023

Qualche pillola di buona lingua



C
adavere è un sostantivo, non è corretto, pertanto, il suo uso come aggettivo. Sulla stampa si leggono molto spesso frasi tipo “la donna scomparsa è stata trovata cadavere in fondo al burrone”. Correttamente: la donna è stata trovata morta...

Carcere, nella forma plurale è tassativamente di genere femminile: il carcere / le carceri.

Cerbero, sostantivo maschile e tale resta anche riferito a una donna: Giovanna è proprio un cerbero. Stessa norma per quanto attiene al sostantivo cireneo: Luisa è il cireneo della squadra.

Colare, nei tempi composti prende entrambi gli ausiliari, con un distinguo, però: si userà l'ausiliare essere se si prende in considerazione il liquido (il vino è colato tutta la notte dalla botte); l'ausiliare avere riferito al contenitore (la botte ha colato tutta la notte).

Cosiddetto, si può scrivere anche in grafia analitica (due parole). Il nome che segue non va mai tra virgolette o in corsivo: i cosiddetti / così detti antagonisti (non: cosiddetti “antagonisti” o cosiddetti antagonisti). 

Divisa, si fa seguire dalla preposizione di quando il sostantivo sta per uniforme: divisa di carabiniere, divisa di vigile urbano ecc. La preposizione di specifica, infatti, di quale divisa si tratta.

Ninnananna, si può scrivere anche in grafia analitica (ninna nanna). Nella forma plurale, tanto in grafia scissa quanto in quella univerbata, entrambe le a mutano in e: ninne nanne e ninnenanne.

Oltre, quando significa di là da si unisce direttamente al sostantivo tramite l'articolo (senza alcuna preposizione): la casa che cerchi è oltre il fiume. Quando sta per di più richiede la congiunzione che o la preposizione a: Luigi oltre che / a non capire nulla vuole avere ragione sempre. In funzione di prefisso si salda, generalmente, alla parola: oltretomba.

***

Aggiungere. Riteniamo inutile aggiungere a questo verbo la congiunzione anche: aggiungi anche il sale alla lista della spesa. Aggiungere sta pure per anche, come per inoltre, ancora.

Altrettanto, avverbio, aggettivo e pronome quantitativo. In funzione aggettivale o pronominale si accorda con il sostantivo cui si riferisce: ho comprato cinque pacchetti di caramelle, e tu? Altrettanti.

Autoaccusarsi, autodenunciarsi e simili. Espressioni da evitare, anche se correntemente in uso. La particella pronominale si è insita nel prefisso auto-. Non diremo o scriveremo, quindi, il pentito si è autoaccusato, bensì il pentito si è accusato del reato.

Barricadiero, non è schiettamente italiano, ma mai  barricadero. Proviene dal francese barricadier.

Binario (del tram o del treno) alla lettera sta per coppie di rotaie. Non è corretto, pertanto, dire o scrivere i due binari.

Brillare, nell'accezione di distinguersi (brillare per l'assenza), è un gallicismo da evitare in buona lingua italiana.

Declinare, non si adoperi questo verbo nell'accezione, anche se in uso, di ricusare, rifiutare e simili. Un'offerta, un invito non si declinano, si rifiutano, non si accettano.

Portafogli e portafoglio, non si adoperino indifferentemente. Il primo indica la custodia di pelle per banconote e documenti; il secondo per designare la funzione di un ministro che, pur nel governo, non è titolare di un dicastero: ministro senza portafoglio.

Ruolo di, non da. Sempronio ha ripreso il ruolo di centravanti.



 










(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: faraso@outlook.it)





Nessun commento: