Due parole, due, sulle particelle avverbiali (oltre che pronomi) ci e vi che, contrariamente a quanto sostengono alcune grammatiche -- a nostro avviso -- non sono perfettamente equivalenti.
Ci, infatti, si può sostituire a vi (anche se questa sostituzione è molto discutibile): sono stato due giorni a Genova e non ci ho trovato quello che cercavo; vi, invece, non può essere adoperata in luogo di ci (sempre a nostro avviso): quando Luigi è arrivato io non v’ero più; bisogna dire, correttamente, non c’ero più.
Ci e vi si adoperano, infine, senza una specifica
funzione nell’ambito di un’intera frase: non v’ha dubbio; qui non ci si vede;
in casa tua non mi ci trovo; ci si perde molto tempo a spiegargli le cose.
Forse, però, sono solo quisquilie personali...
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