Cortese dott. Raso, le sarei veramente grato se potesse spiegarmi il motivo per cui il plurale del sostantivo strascico è "strascichi" e non "strascici", come dovrebbe essere secondo le norme grammaticali. I sostantivi sdruccioli, quelli che hanno l'accento tonico sulla terzultima sillaba, ed è il caso di strascico, nel plurale non mutano la finale "-co" in "-ci"? Seguo sempre il suo meraviglioso e istruttivo blog. La ringrazio in anticipo, se avrà la cortesia di prendere in considerazione la mia richiesta, e le porgo i miei più cordiali saluti.
Sebastiano T.
Ragusa
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Gentile amico, l'argomento è stato trattato qui. Il plurale 'errato', strascici, si trova, comunque, in numerose pubblicazioni.
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La lingua "biforcuta" della stampa
Barletta, incendio vicino l'ex mattatoio: nube di fumo si vede a chilometri di distanza
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Non ci stancheremo mai di ripetere che vicino si costruisce con la preposizione "a": vicino all'ex mattatoio.
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A Pianfei l’addio all’avvocato Cinzia Galvagno morta durante una vacanza in Portogallo
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A questo punto è preferibile l'orribile (ed errata) avvocatessa a una concordanza spallata (sic!): avvocato morta.
(Le
immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i
diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)
2 commenti:
Mi chiedo a che pro mettere nel titolo la professione. Io avrei scritto la frase senza la professione e con una virgola.
A Pianfei l’addio a Cinzia Galvagno, morta durante una vacanza in Portogallo.
Sarebbe meglio se si firmasse. Anche con un nome "falso".
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