mercoledì 11 settembre 2019

Qualche barbarismo (che sarebbe bene evitare)

Con il termine barbarismo si indica - come si può leggere nel vocabolario Treccani -  una «parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo più senza necessità né giustificato motivo, da una lingua straniera». Per il Tommaseo il barbarismo è «usare senza necessità voci straniere, mutare la forma grammaticale e analogica delle voci, pronunziare o scrivere spropositato».
    Vediamo, pertanto, "sbirciando" tra le varie pubblicazioni, alcuni barbarismi che si potevano tranquillamente "tradurre" nell'idioma di Dante. In parentesi la voce italiana. Ovviamente qualche cosí detto linguista d'assalto - se per caso dovesse imbattersi in questo sito - ci lancerà i suoi strali...  Ma tant'è.
   Vediamo, dunque. I genitori del rampollo hanno organizzato un dancing (ballo) per festeggiarlo; si è chiuso ieri, dopo l'ultimo intervento, il meeting (riunione, convegno) di Comunione e Liberazione; tutti i partecipanti all'evento si sono dati appuntamento al club (circolo); quel giovanotto, esordiente, si è rivelato un grimpeur (arrampicatore) meraviglioso; i novelli sposi andranno ad abitare in un bellissimo villino provvisto di ogni comfort (comodità); alla cerimonia d'inaugurazione la principessa era molto chic (elegante); il cavallo, che alla vigilia era dato per favorito, ha perso la corsa per la caduta del jockey (fantino); il 5 aprile scorso ha preso il via il trust (consorzio) dei panettieri; l'incontro di pugilato è stato sospeso al terzo round (terza ripresa); la giovinetta ha fatto una bella performance (prova). Potremmo continuare…

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La lingua "biforcuta" della stampa

Notte al freddo davanti alla scuola per la mamma delle gemelle senza vaccino
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Le gemelle non posseggono il vaccino? O, correttamente, non vaccinate?

2 commenti:

Teo ha detto...

Solo un paio di osservazioni "I genitori del rampollo hanno organizzato un dancing (ballo) per festeggiarlo": francamente, non ho mai sentito un'espressione del genere. Semmai, si sentono ogni tanto espressioni come "dance party" o "dancing party". Il solo "dancing" in (cattivo) italiano si usa al posto di "sala da ballo", peraltro impropriamente rispetto all'inglese:
http://www.treccani.it/vocabolario/dancing/
"tutti i partecipanti all'evento si sono dati appuntamento al club (circolo)": d'accordo sul fatto che "club" si possa sempre sostituire con "circolo", ma bisognerebbe convincere anche quelli del TCI (Touring Club Italiano), impresa non facile.
"quel giovanotto, esordiente, si è rivelato un grimpeur (arrampicatore) meraviglioso": non mi sembra che "grimpeur" abbia molto attecchito rispetto ad "arrampicatore". E anche gli equivalenti inglesi, ossia "social climber", "social ladder", per ora mi sembrano poco diffusi.

Teo ha detto...

Sempre su "grimpeur", il Treccani in linea lo registra (nel suo senso letterale), ma rileva che è ormai di raro uso:

http://www.treccani.it/vocabolario/grimpeur/

grimpeur ‹ġrẽpö′ör› s. m., fr. [der. di grimper «arrampicarsi», di origine germ.]. – Nel linguaggio sport. (ma ormai di raro uso), arrampicatore, scalatore su roccia, o corridore ciclista forte in salita.

È invece assente in un bel dizionario di traducenti di vocaboli stranieri che si trova al seguente sito:
http://www.giuliomainardi.it/wp-content/uploads/2019/08/Traducenti.pdf