domenica 8 settembre 2019

Osservazioni (e suggerimenti) (2)

Le congiunzioni “perché” e “poiché” pur introducendo entrambe una proposizione causale con il verbo all’indicativo, a nostro modo di vedere, non si possono usare indifferentemente. La prima (perché) indica una causa che si suppone sia sconosciuta all'/dall’interlocutore: non posso venire conte te, perché debbo tornare in ufficio; la seconda (con un significato “piú preciso”: dal momento che; dato che; visto che; siccome e simili) indica un motivo che si suppone essere conosciuto dall’interlocutore: poiché (visto che, dal momento che ecc.) mi costringi, ti dirò la verità. È solo una nostra pedanteria? Può darsi.

Perché colui  che alla responsabilità del lavoro preferisce l’ozio, seduto su una comoda poltrona, si chiama... poltrone? Il termine proviene - attraverso un viaggio etimologico del tutto originale - da un vocabolo non piú in uso: poltro. Questo, a sua volta, dal... latino “pullus” (piccolo, riferito a tutti gli animali, quindi anche al puledro). Il poltro (puledro) indicava un animale da soma e, “per simpatia” un divano, un letto. Da poltro, con l’accrescitivo femminile, si è formato il vocabolo  “poltrona” nell’accezione a tutti nota e da questa “poltrone”, appunto: una persona, cioè, che alla fatica fisica o morale preferisce una comoda poltrona.

La doppia  zeta (ma anche la doppia “g”) è sempre stata la “disperazione” degli scolari: come si fa a sapere se una parola si scrive con una o due “z”? Una regola si può azzardare, anche se non valida in assoluto. Si ha doppia zeta (zz) davanti a vocale semplice: corazza, pazzo. Si ha una sola zeta (z), invece, davanti a due vocali: azione, abbazia. Le eccezioni (due "z" davanti a due vocali) sono quasi inesistenti: razzìa e pochissime parole derivate da altre che al loro interno ne contengono due per la “regola” sopra citata: pazzia (da ‘pazzo’); corazziere (da ‘corazza’).

Due parole due sulle particelle avverbiali (oltre che pronomi) “ci” e “vi” che a nostro avviso - contrariamente a quanto sostengono alcune grammatiche - non sono perfettamente equivalenti. “Ci”, infatti, si può sostituire a “vi” (anche se questa sostituzione è molto discutibile): sono stato due giorni a Genova e non “ci” ho trovato quello che cercavo; “vi”, invece, non può essere adoperato in luogo di “ci” (sempre a nostro avviso): quando Luigi è arrivato io non v’ero piú; bisogna dire, correttamente, non  «c’» ero piú. Ci e vi si adoperano, infine, senza una specifica funzione nell’ambito di un’intera frase: non v’ha dubbio; qui non ci si vede; in casa tua non mi ci trovo; ci si perde molto tempo a spiegargli le cose. Forse, però, sono solo “quisquilie personali”...

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 La lingua "biforcuta" della stampa

 RINCARI

 Patente, maxi rincari con Iva al 22%: costerà più di 1.200 euro

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Sí, sappiamo benissimo di ripeterci, ma non ci stancheremo mai di... ripetere che i prefissi e i prefissoidi si scrivono "attaccati" alla parola che segue: maxirincari.

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Il Consorzio nato due anni fa in realtà non è mai decollato, solo Venaria funziona a pieno ritmo
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Correttamente: non ha mai decollato.

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L'omaggio del capo dello Stato, della sindaca e della neoministra Guerini ai caduti per la difesa della città
Una corona per ricordare le vittime della difesa di Roma. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la neoministra della Difesa, Lorenzo Guerini, e la sindaca di Roma, Virginia Raggi, hanno reso omaggio questa mattina ai cittadini e ai militari che l'8 settembre del 1943 persero la vita per difendere la Capitale dall'occupazione nazifascista.
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Senza parole! 

Lorenzo Guerini (Lodi, 21 novembre 1966) è un politico italiano, deputato del Partito Democratico e ministro della difesa del governo Conte II dal 5 settembre 2019.


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Resta incastrata con la gamba tra treno e banchina metro: salvo

L'incidente a Termini. La donna immediatamente soccorso. La circolazione tra San Giovanni e Ottaviano è ripresa dopo uno stop di mezz'ora
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Senza parole, anche qui.


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Torino

 "Il nonno mi violentava". La rivelazione a scuola, ma la preside dimentica di fare la denuncia 

Per un anno in un cassetto lo sfogo dell’allieva, sarà processata

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Chi sarà processata? L'allieva?


 
 
 
 
 


 


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