I due sostantivi
(scrittoio e scrivania) - anche se i vocabolari ci smentiscono - non sono l’uno
sinonimo dell’altro; non si “potrebbero”, quindi, adoperare indifferentemente.
Il primo termine indica lo studio, la stanza, cioè, dove si scrive. Deriva, infatti,
dal tardo latino “scriptorium”, di qui l’italiano antico “scrittorio”. Lo
“scriptorium”, dunque, era la sala del convento dove i frati amanuensi
copiavano i manoscritti. La scrivania, invece, indica il tavolino, la tavola,
il mobile per scrivere ed è un denominale provenendo da “scrivano”, il
“tavolino dello scrivano”. Dovremmo dire, per tanto, volendo essere
particolarmente pedanti, rispettando l'etimologia, “che il dr Pasquali si è
recato nello scrittoio per prendere gli occhiali dimenticati sulla scrivania”.
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La parola proposta
da questo portale, non a lemma nei vocabolari dell'uso (dal "sapore"
un po' volgare, di cui ci scusiamo): merdacchio.
Sostantivo maschile, indica la parte terrosa dell'allume. Si veda anche qui.
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