martedì 26 giugno 2018

Fare come il cuculo


L'espressione che avete appena letto (nel titolo) - forse non molto conosciuta - si riferisce alle persone che "campano" approfittando del lavoro altrui, che pretendono molto senza dare nulla in cambio; ma anche nei confronti di coloro che fanno esclusivamente il loro interesse danneggiando gli altri. La locuzione fa riferimento all'abitudine del cuculo* il quale deposita le uova da covare nel nido di altri uccelli, risparmiandosi, cosí, il... lavoro. E il neonato, appena venuto al mondo, provvede subito a buttar fuori dal nido le uova dell'altro uccello al fine di garantirsi la sicurezza del cibo.

* Si presti attenzione all'ortoepia, cioè alla corretta pronunzia che deve avere l'accentazione piana: cucúlo.

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«D'ascoltare»

È una canzone bellissima, ma d’ascoltare piú volte per ‘carpirne l’essenza’, cosí si esprimeva un noto critico musicale in un articolo per il suo giornale, commentando le canzoni presentate in uno spettacolo televisivo. Sarà il caso di ricordare che la preposizione “da” non si apostrofa mai per non confonderla con la sorella “di”. Il critico avrebbe dovuto scrivere, correttamente, “da ascoltare”. Fanno eccezione solo alcune locuzioni avverbiali: d’altronde, d’altra parte, d’allora, d’ora in poi, d’ora innanzi, e simili. Sono errate, quindi, le scritte che molto spesso, passeggiando, ci capita di leggere: d’affittare, d’asportare. È anche il caso di ricordare che quando la suddetta preposizione è in funzione di prefisso (“da-”) richiede il raddoppio della consonante della parola che segue: dappertutto, daccapo, davvero, dattorno, dappoi, dappoco, davvantaggio  ecc. Naturalmente solo se si fa l'univerbazione. Concludendo si può scrivere, per esempio, sia dappertutto sia  da per tutto.

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