L'espressione
che avete appena letto (nel titolo) - forse non molto conosciuta - si riferisce
alle persone che "campano" approfittando del lavoro altrui, che pretendono
molto senza dare nulla in cambio; ma anche nei confronti di coloro che fanno
esclusivamente il loro interesse danneggiando gli altri. La locuzione fa
riferimento all'abitudine del cuculo* il quale deposita le uova da covare nel
nido di altri uccelli, risparmiandosi, cosí, il... lavoro. E il neonato, appena
venuto al mondo, provvede subito a buttar fuori dal nido le uova dell'altro
uccello al fine di garantirsi la sicurezza del cibo.
*
Si presti attenzione all'ortoepia, cioè alla corretta pronunzia che deve avere
l'accentazione piana: cucúlo.
***
«D'ascoltare»
È una canzone bellissima, ma d’ascoltare
piú volte per ‘carpirne l’essenza’, cosí si esprimeva un noto critico musicale in un articolo
per il suo giornale, commentando le canzoni presentate in uno spettacolo
televisivo. Sarà il caso di ricordare che la preposizione “da” non si apostrofa
mai per non confonderla con la sorella “di”. Il critico avrebbe dovuto
scrivere, correttamente, “da ascoltare”. Fanno eccezione solo alcune locuzioni
avverbiali: d’altronde, d’altra parte,
d’allora, d’ora in poi, d’ora innanzi, e simili. Sono errate, quindi, le
scritte che molto spesso, passeggiando, ci capita di leggere: d’affittare, d’asportare. È anche il
caso di ricordare che quando la suddetta preposizione è in funzione di prefisso
(“da-”) richiede il raddoppio della consonante della parola che segue: dappertutto, daccapo, davvero, dattorno,
dappoi, dappoco, davvantaggio ecc.
Naturalmente solo se si fa l'univerbazione. Concludendo si può scrivere, per
esempio, sia dappertutto sia da per
tutto.
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