Da un quotidiano in rete:
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È il caso di "ricordare" ai titolisti del giornale in rete
che il verbo "diffidare" si costruisce con la preposizione
"di" (semplice o articolata). Correttamente, quindi: diffidate delle imitazioni.
Diffidare significa non fidarsi, dubitare, sospettare e si costruisce - come i
predetti verbi - con la preposizione "di": diffidate delle imitazioni
(non 'dalle', come quasi sempre si sente o si legge). Adoperato transitivamente
sta per intimare di fare o no una cosa e si fa seguire dalla preposizione
"a", non "da": il bandito fu diffidato (gli fu intimato di)
a presentarsi in caserma; lo studente fu diffidato a non fumare. Non dal
fumare. Siamo in errore? Assolutamente no, anche se i vocabolari "piú
attendibili" riportano il costrutto diffidare qualcuno “dal” fare
qualcosa. La preposizione “da” articolata, dunque, è “tollerata” accanto al
costrutto tradizionale (dato anche dal Tommaseo-Bellini) diffidare qualcuno
“a” fare qualcosa. Chi ama il bel parlare e il bello scrivere... (da
Il Cannocchiale).
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La parola proposta da questo portale: disgittare. Verbo che vale
"perdersi d'animo", "demoralizzarsi" e simili.
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Segnaliamo un sito per gli amanti dei libri e della cultura.
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