Questo modo di dire - senza ombra
di dubbio poco conosciuto fuori della Toscana - è stato "messo in
atto" da ciascuno di noi, sia pure inconsapevolmente, almeno una volta
nella nostra vita. Siamo sicuri, infatti, che qualche volta ci è capitato di
esserci ridotti all'ultimo momento nello sbrigare una faccenda, tanto che siamo
stati costretti a farla in fretta (e male) per il pochissimo tempo disponibile.
"Ridursi alle porte coi sassi" significa, insomma, "fare ogni
cosa all'ultimo momento". Cosí spiega quest'espressione il lessicografo fiorentino Pietro Giacchi: «È un proverbio
tutto fiorentino da ciò: gli abitatori di Firenze, specialmente quelli vicini
alle porte, uscivano di città sulla sera d'estate per godere il fresco ad aria
piú aperta. Alla un'ora si serravano le porte; ed il gabellotto, per risparmiare
la crazia (moneta d'argento e di rame del valore di cinque quattrini, coniata
all'epoca del granducato di Toscana, ndr)
a chi era di fuori, avvertiva della chiusura battendo con un sasso sopra un'imposta
della porta medesima. E quelli allora per essere a tempo se la davano a gambe».
Potete asserire, cortesi lettori, di non esservi mai trovati in simili
circostanze? Chi scrive, francamente, no.
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REP TV / ACCADEMIA DELLA CRUSCA
'Coccardoso, pizzettiere, bacioso'
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REP TV / ACCADEMIA DELLA CRUSCA
'Coccardoso, pizzettiere, bacioso'
Boom segnalazioni dopo petaloso
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È un peccato che a un certo punto compaia, in sovrimpressione, la scrizione "... creatività LINGUSTICA...".
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È un peccato che a un certo punto compaia, in sovrimpressione, la scrizione "... creatività LINGUSTICA...".
1 commento:
Ma all'Accademia (o a Repubblica) non rileggono i testi prima di metterli in rete?
Pasquale
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