-------------------
Gli amatori
della lingua italiana non adoperino l'avverbio "ovunque" nel
significato di "dappertutto", come nel titolo di un giornale in rete. Dovunque (o ovunque) è un avverbio relativo di luogo e in
quanto tale non è corretto adoperarlo assoluto (da solo), anche se c’è l’
“imprimatur” di qualche vocabolario. Deve essere seguito da un verbo (verrò
‘ovunque’ tu vada) e non deve essere adoperato nell’accezione di “dappertutto”.
È scorretto dire, perciò, c’era polvere ‘dovunque’. Ecco ciò che dice in
proposito il linguista Aldo Gabrielli:
Avverbio di luogo, vale propriamente “in qualunque luogo
dove...”; ed è relativo, regge sempre un verbo; sarà quindi bene usato in frasi
come: “Dovunque c’è un fiume c’è nebbia”; “Lo troverò dovunque io vada” e
simili. Molti invece lo usano malamente nel significato compiuto di
“dappertutto, in ogni luogo”; per esempio: “Lo troverò dovunque”; “Dovunque era
solitudine”; diremo: “Lo trovo in ogni luogo”; “Dappertutto era solitudine”.
Sono sottigliezze, ma costa poca fatica rispettarle. E lo stesso dicasi per
‘ovunque’, che ha il medesimo significato. Viene smentito, però (come
consuetudine, ormai), dai revisionisti del suo pregevole vocabolario: dovunque
[do-vùn-que] avv.
1 In qualunque luogo dove (con valore relat.): andrò d. tu voglia.
2 Dappertutto, in ogni luogo: lo trovo d.; d. era silenzio. Naturalmente snobbiamo ciò che riporta il vocabolario ritoccato.
[do-vùn-que] avv.
1 In qualunque luogo dove (con valore relat.): andrò d. tu voglia.
2 Dappertutto, in ogni luogo: lo trovo d.; d. era silenzio. Naturalmente snobbiamo ciò che riporta il vocabolario ritoccato.
***
La parola
proposta da questo portale: accapacciare. Provare un forte mal di testa.
Per la composizione del verbo - non a lemma in tutti i vocabolari - si veda
qui.
Nessun commento:
Posta un commento