PAROLE RITROVATE: BRINDISI
La parola ci è arrivata dallo spagnolo, ma ha origini
germaniche: erano i temuti Lanzichenecchi, infatti, ad alzare il bicchiere
pieno pronunciando le parole ich bring dir’s, ovvero “lo porgo a te”. Una
formula di saluto, insomma, equiparabile al latino prosit. Perché da sempre, e
ben prima che qualcuno inventasse gli aperitivi, nel mondo si festeggia bevendo
in compagnia. À vôtre santé.
(a cura di Alessandro
Masi, dal supplemento Sette del Corriere della Sera)
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Le "parole ritrovate" pubblicate sul sito della "Società
Dante Alighieri", ci ha richiamato alla mente un nostro vecchissimo articolo
nel quale cerchiamo di spiegare, con dovizia di particolari, la nascita
linguistica del "brindisi". Si clicchi qui.
P.S.: Peccato che il prof. Masi sia inciampato nel francese: votre, aggettivo, non prende l'accento circonflesso sulla "o".
P.S.: Peccato che il prof. Masi sia inciampato nel francese: votre, aggettivo, non prende l'accento circonflesso sulla "o".
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In un "test" per "saggiare" la
conoscenza della lingua italiana, preparato dall'Accademia della Crusca e
pubblicato sul quotidiano la Repubblica,
abbiamo riscontrato un orrore che grida vendetta al cospetto di Dante: la terza persona singolare
del presente indicativo del verbo "essere" ha l'accento acuto in
luogo di quello corretto grave (è). Speriamo che dall'Aldilà non se ne accorga il prof. Giovanni Nencioni, che anni fa, proprio dalle pagine dell'Accademia della Crusca, condannò l'uso errato dell'accento acuto sulla "e" verbo. Ecco il "test":
La nascita dei grandi quotidiani ha contribuito nel nostro
Paese alla diffusione dell’italiano postunitario. Quali tra questi giornali
oggi in edicola é
il più antico?
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