I lettori sportivi, in particolare i "calciofili",
dovrebbero conoscere questo modo di dire - ancora in uso, sia ben chiaro - che
in senso figurato significa "trovarsi al limite di una situazione
difficilissima e che può avere pericolose conseguenze, con il rischio di
superare la 'barriera della legalità' ". L'espressione - e i lettori
sportivi, dicevamo, dovrebbero conoscerla - si fa risalire al gioco del calcio:
indica, comunemente, il passaggio della palla rasente il palo delle porte, con
il gravissimo pericolo che vi possa entrare "danneggiando", in tal
modo, il gioco della parte avversa. La locuzione, c'è da dire, ha anche
un'altra origine - piú antica - che ci riporta al mondo contadino. Con tale
espressione - nel gergo contadino - si indicava il tentativo di impossessarsi
del terreno altrui spostando di poco, ma in continuazione, i paletti che
delimitavano i confini dei diversi appezzamenti.
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La parola proposta da questo portale e ripresa dal Treccani
è: gutto. Sostantivo maschile con il quale si indica un
vaso d'argilla, di legno o di altro materiale. Si veda anche qui.
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