Chi non ha mai adoperato questo modo di dire che –
in senso figurato – significa “mettersi a fare un lavoro fisico o intellettuale,
con molto impegno e determinazione, decisi a condurlo a buon fine a tutti i
costi”? Questa stessa espressione si adopera anche – e sempre figuratamente –
in riferimento a colui (o colei) che agisce contro qualcuno con accanimento,
rabbia, rancore, gelosia e via dicendo: oggi mi metto proprio di punta, voglio
vedere se Carlo continua a fare il comodo suo! Ma cos’è questa “punta”? È la
punta della lancia. Il modo di dire, infatti, è antico e si riallaccia ai
tornei cavallereschi, quando i vari contendenti scendevano in campo armati di
lancia. Colui che si mette di punta verso qualcosa o qualcuno è come se –
naturalmente in senso figurato – affrontasse un ipotetico nemico presentandogli
la punta della lancia. E a proposito di punta, “prendere di punta” non vi dice
nulla? L’origine della locuzione è la stessa della precedente e significa –
come si sa – trattare qualcuno in modo brusco, avere un atteggiamento per nulla
accomodante nei confronti di terzi. Trattare una persona, insomma, come se si
sfidasse a una prova di forza, magari a un duello con la lancia e, quindi, la
si prende di punta.
venerdì 9 agosto 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento