In quell’occasione il nostro amico Peppino dovette
incassare il colpo: intervenuto in una discussione tra compagni di lavoro si
sentí rispondere che non aveva alcuna voce in capitolo; era un argomento di
carattere squisitamente personale, il “sindacalese” non doveva entrarvi. Non
sapevano, ahiloro, che il nostro sindacalista avrebbe agito dietro le quinte.
Vediamo, quindi, l’origine di quest’espressione che – come si sa – si adopera
quando si vuole mettere in particolare risalto il ruolo di una persona che, pur
senza “apparire”, opera in modo che le cose vadano secondo i suoi desiderata.
Questo modo di dire ci è stato “consegnato” dal gergo teatrale. Secondo Carlo Battisti «la frase ‘nascosto dietro le quinte’ ebbe origine dall’abitudine di
Arlecchino di nascondersi dietro il loro panneggio, chiamato, perciò, ‘manto di
Arlecchino’». Poiché il panneggio è la perfetta disposizione delle pieghe di una
veste, di un drappo, potremmo azzardare l’ipotesi secondo la quale Arlecchino
si nascondesse dietro la “quinta” piega del panneggio. Vediamo anche ciò che
dice in proposito Ottorino Pianigiani.
sabato 3 agosto 2013
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