giovedì 28 luglio 2011
Due verbi servili: quale ausiliare?
Dalla rubrica di lingua del quotidiano la Repubblica in rete:
1. Nicolas scrive:
27 luglio 2011 alle 12:35
Salve,quando nell’apparato verbale di una frase avente il verbo principale con ausiliare “essere” appaiono due verbi servili si utilizza l’ausiliare “essere” o “avere”?
es: Io sono voluto poter partire oppure io ho voluto poter partire. (io opterei per la prima forma dato che partire ha l’ausiliare “essere”).
Grazie
2. linguista scrive:
27 luglio 2011 alle 12:41
La norma tradizionale prevede che l’ausiliare del verbo servile sia lo stesso di quello del verbo retto: “sono partito”, quindi “sono voluto partire”.
Alessandro Aresti
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Stupisce la non-risposta del linguista. Il lettore chiedeva quale ausiliare adoperare in una frase in cui ci sono due verbi servili. Lo facciamo noi per lui. In casi del genere si adopera l’ausiliare del verbo servile piú vicino al verbo che… serve. Useremo, quindi, l’ausiliare ‘avere’ perché il servile potere ha questo ausiliare sebbene partire prenda l’ausiliare essere. Quindi: ho voluto poter partire.
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2 commenti:
Stimatissimo dott. Raso,
ho l'impressione che i linguisti di "Repubblica" 'spiino' il suo blog.
Guardi:
Nicolas scrive:
28 luglio 2011 alle 09:13
Salve, quindi la forma” sono voluto poter partire” è corretta nonostante ci siano due verbi servili, giusto?
Nicolas
linguista scrive:
28 luglio 2011 alle 09:34
Nel caso in cui siano presenti due verbi servili, si adopera di norma l’ausiliare avere. Quindi “ho voluto poter partire”.
Alessandro Aresti
Gentile Dottor Raso, ho avuto anch'io la stessa impressione de "il puntiglioso".
Con stima
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