mercoledì 13 luglio 2011

Razziare


Dalla rubrica di lingua del Corriere della Sera in rete:
VOCE DEL VERBO
Circa 10 anni fa, un quotidiano riportava la notizia di un furto perpetrato nei magazzini di un grossista di alimentari. Il titolo era il seguente: "ignoti razziano merce per 40 milioni dal magazzino della ditta XXXXX".
Mi son trovato unico, fra molti miei interlocutori, a sostenere che la parola "razziano" si doveva leggere con l'accento sulla i. Altri leggevano con l'accento sulla prima a. Altri non sapevano.
Io non avevo dubbi. Che ne dice Lei ?
Grazie.
(Firma)
Risposta del linguista:
De Rienzo Martedì, 12 Luglio 2011
"Razziano", come "stanziano", o "sfogliano (sempre trisillabi) vogliono l'accento sulla prima sillaba. Altro è "razzìa", come "genìa", ecc.
Certo che i dubbi possono sorgere. E se qualche super-dotto dal Forum vuol dire la sua... fate pure RAZZIA di interpretazioni!
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Cortese Professore, non sono un “super-dotto” del Forum (né un fonetista) posso dire con certezza, però, che non è una questione di interpretazione. Ha ragione il Lettore, l’accento deve cadere sulla “i” perché il verbo in questione è un denominale (la “razzía” c’entra, eccome!), deve conservare, quindi, la stessa accentazione del sostantivo da cui proviene: razzía, appunto. Sono confortato, in ciò, dal Dop, Dizionario di Ortografia e Pronunzia. Ma anche dal vocabolario Gabrielli in rete
: razziare
[raz-zià-re]
(razzìo, razzìi, razzìa, razziàmo, razziàte, razzìano; congiunt. pres. razzìi, razziàmo, razziàte, razzìino; razziànte; razziàto)

2 commenti:

Anonimo "non coraggioso" ha detto...

Certe persone non fanno prima a consultare un buon vocabolario, anziché inviare quesiti ai linguisti dei vari Forum ottenendo, molto spesso, risposte errate?

Monmartre ha detto...

Buon giorno e grazie,
non avevo mai considerato che l'accentazone di razziare a me nota fosse sbagliata: a quanto pare l'ho sempre sentita con la pronunzia errata.
Spesso gli errori di italiano sono dovuti a ignoranza, ma oggi sono ancora più spesso dovuti a indolenza e sciatteria. Da oggi mi impegnerò a coniugare il verbo correttamente.


Grazie ancora

Monmartre