giovedì 18 gennaio 2024

Sgroi - 164 - Papa Francesco “non suona il violino”

 


   di Salvatore Claudio Sgroi

                  1. Evento televisivo


                  Decisamente un evento l’intervista a Papa Francesco di Fabio Fazio a “Che Tempo che fa”, nel canale “9”, di domenica 14 gennaio, ora comodamente leggibile anche in Internet, dove si sono affrontati non pochi aspetti della difficile realtà che stiamo attraversando.

 

2. L’“escalation bellica”

A un certo punto parlando delle guerre nel mondo, ovvero della “escalation bellica”, “dall’Ucraina a Israele e Gaza fino allo Yemen e tutte le guerre dimenticate”, Papa Francesco ha detto:

 

“Dietro le guerre, diciamolo, con un po’ di vergogna, c’è il commercio delle armi. Diceva un economo che in questo momento gli investimenti che danno, interessi, più soldi sono le fabbriche delle armi. Investire per uccidere. Questa è una realtà, io non suono il violino, questa è realtà.”

 

Confesso di non aver mai sentito tale espressione, ignota anche a quattro colleghi (due piemontesi, un veneto ed uno emiliano), il cui possibile significato in quel contesto è “la mia non è una stonatura”, “non dico assurdità”.

 

2.1. Origine piemontese?

C’è allora da chiedere da dove Papa Francesco abbia tratto tale espressione. Verso la fine dell’intervista il pontefice ha ricordato che

 

I nonni abitavano a 40 metri, la nonna veniva al mattino, mi portava a casa sua, passavo tutto il mattino, pranzavo con loro e poi mi riportava a casa. Questo è un bel ricordo e questo è il motivo per cui la mia prima lingua non è stato lo spagnolo ma il piemontese, perché loro parlavano piemontese”.

 

Il che suggerisce la possibilità di una traduzione dal dialetto piemontese. Ma la ricerca non è stata confermata dai dizionari dialettali, in primis il Gran dizionario piemontese-italiano di Sant’Albino del 1859, né da colleghi piemontesofoni, anche se il grande Dizionario dei modi di dire del compianto Ottavio Lurati (Garzanti 2001) ricorda che è presente “nell’Italia settentrionale, fa la viola, e fa l violin nel senso di far rumore, provocare una stonatura, un rumore sgradevole” (p. 1025).

 

2.2. Origine spagnola?

L’altra possibilità per dar conto di tale uso è stata allora di sospettare lo zampino dello spagnolo del Papa argentino. In realtà, un rapido controllo nei dizionari bilingui, come Il grande dizionario di spagnolo della Zanichelli (2012), ha consentito di verificare che l’espressione tocar el violín ha solo significato letterale. È invece alla voce violón s.m. ‘contrabbasso’ che si trova l’espressione “tocar el v. (fam.) parlare a sproposito”, che è il senso che si addice perfettamente al contesto di cui sopra.

La conferma deriva naturalmente anche dai dizionari monolingui come il Diccionario de la lengua española della Real Academia Española (anche in rete), dove si trova: “violón m. contrabajo”, “tocar el v. fr. coloq. Hablar u obrar fuera de propósito, o confundir las ideas por distracción o embobamiento”.

Il Gran diccionario de uso del español actual (Sgel 2001), da parte sua, riporta: “loc. tocar el violón, Fig. hablar o actuar inoportunamente, o fuera de lugar”, con un es. El ejecutivo despedido hablaba sobre los despidos tocando el violón ya sin el violón, es decir, haciendo el payaso patético

In maniera non meno autorevole il Diccionario del español actual di M. Seco-O. Andrés-G- Ramos (Aguilar 19991, 20112) riporta “violón m. Contrabajo” e la “loc. v.” tocar el v. con due significati: a) “col. Hablar fuera de propósito”, con un es. letterario di Gonzalo Torrente Ballester del 1975: “Decir de Pessoa que fue un pequeño burgués… es otro modo de tocar el violón” e b) “Perder el tiempo o actuar sin provecho” con un altro es. letterario.

Papa Francesco ha quindi tradotto il suo “tocar el violón” con “suonare il violino” anziché “contrabbasso”. Un uso idiolettale che, dato il prestigio del sommo locutore, potrebbe anche diffondersi in italiano.

 

3. Perdonatore

Decisamente calco strutturale sullo spagnolo è anche il sostantivo, semanticamente trasparente, perdonatore, adoperato due volte nell’intervista, sottolineando l’origine spagnola (“come diciamo noi”):

 

“il Signore non si stanca di perdonare. Siamo noi a stancarci di chiedere perdono. Questo non dimentichiamolo mai. […] Lui è il grande perdonatore, non si stanca mai.”

Un grande confessore, che ho fatto cardinale nell’ultimo concistoro, è un uomo di 94 anni, un frate cappuccino dell’Argentina. E lui è un grande perdonatore, come diciamo noi, “manica larga”, perdona tutto”.

Il suffissato, deverbale di perdonare, dallo spagnolo perdonador, è stranamente assente nel citato Grande dizionari o di spagnolo zanichelliano, ma non nei monolingui, come il Diccionario della Real Academia Española in quanto “adj,” “Que perdona (remite la deuda, ofensa, etc.”, ma anche sost.

 

4. Scarto e scartati

Parlando di Gaza, Papa Francesco non ha potuto fare a meno di rilevare

 

“quanti arabi morti e quanti israeliani morti, due popoli fratelli che si distruggono a vicenda, questa è la guerra». Ed è «criminale far perdere ai bambini il sorriso», come fa la guerra. I bambini muoiono, sono sfruttati, sono scartati. E quando li ritroviamo in carcere dobbiamo pensare che siamo stati noi, è stata la società a educarli così, li abbiamo messo ai margini. Lo scarto è una condanna a morte dei bambini».

 

Il termine scarto / scartato riferito ad esseri umani, presente anche in non poche omelie del Papa, è un calco semantico dello spagn. descarte, descartados.

 

5. Economo

Nel § 2 di questo intervento abbiamo riportato la frase di Papa Francesco che iniziava con

 

Diceva un economo che in questo momento gli investimenti che danno, interessi, più soldi sono le fabbriche delle armi”.

 

Il testo riportato on line è stato a volte banalizzato in “un economista”. Si potrebbe pensare che “economista” in sp. si dica “ecónomo”.  Ma non è così, in quanto sia in spagn. che in italiano per indicare uno “studioso di scienza economica” si utilizza lo stesso suffissato economista.

In realtà, il sost. economo usato da Papa Francesco indica, come chiarisce il citato Gran diccionario de uso del español actual, “Persona encargada de cobrar y administrar las rentas de las parroquias donde no hay sacerdote permanente”, o anche “Persona que se cuida de la administración del dinero de una comunidad”, come l’italiano economo s.m.“chi amministra le spese di un ente, una comunità, un collegio e sim.” (Diz. di De Mauro 2000, anche in rete), mentre l’it. economo agg. nel significato di ‘parsimonioso’ è reso in spagn. con “ahorrador”.

 

Sommario

1. Evento televisivo

2. L’“escalation bellica”

2.1. Origine piemontese?

2.2. Origine spagnola?

3. Perdonatore

4. Scarto, scartati

5. Economo

















 

(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: faraso1@outlook.it)



1 commento:

falcone42 ha detto...

Grazie, prof. Sgroi. Finalmente ho capito quanto detto dal Papa nell'intervista televisiva.