giovedì 12 settembre 2024

Coonestare, verbo enantiosemico?

 


T
utti i vocabolari (se non cadiamo in errore) attestano il verbo “coonestare” transitivo con l’accezione di “giustificare un'azione disonesta o scorretta fornendone ragioni e spiegazioni solo in apparenza vere, tali però da farla apparire legittima od onesta” (Devoto-Oli). 

Sembra, però, che il compianto Luca Serianni, considerato il “principe dei linguisti”, abbia attribuito al verbo in oggetto anche il significato positivo di “favorire, sospingere, facilitare” e simili. Il verbo in questione, stando così le cose, si potrebbe classificare – a nostro avviso – tra i verbi enantiosemici*, avendo due accezioni opposte, come, per esempio, “affittare”, “spolverare”, “tirare”, “ospitare”, “lasciare”. Stupisce, in proposito, il “silenzio” dei lessicografi e, quindi, dei vocabolari.

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Coonestare

*Enantiosemia


(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)


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