Il sostantivo “malafede” si pluralizza? Secondo il vocabolario Treccani si adopera solo nella forma singolare, altri dizionari, tra cui il DOP (Dizionario di Ortografia e di Pronunzia), non specificano, il che lascia intendere che il sostantivo in oggetto si pluralizza normalmente: la malafede, le malefedi.
Disopra e di sopra. Entrambe le grafie
sono corrette, tuttavia è preferibile fare un distinguo. In grafia univerbata
(tutta attaccata) quando la locuzione è adoperata come sostantivo, quando,
cioè, indica la parte superiore di qualcosa (il disopra del divano); in
due parole quando è avverbio vero e proprio (vai di sopra se non
sopporti questo chiasso).
Due parole sul verbo
"sortire", che può essere transitivo e intransitivo con significati
diversi. Cominciamo con il dire che "sortire" nell'accezione di
"uscire" è di uso prettamente regionale, da non adoperare, quindi, in
uno scritto formale. E veniamo ai due significati del verbo adoperato in senso
proprio. Quando sta per "avere in sorte", "conseguire",
"ottenere" e simili è transitivo e si coniuga con l'infisso
"-isc-" (io sortisco): l'impresa non ha sortito l'effetto
sperato. Nel significato, invece, di "uscire in sorte", "essere
sorteggiato" è intransitivo (ausiliare essere) e si coniuga normalmente
(io sorto): i numeri 8 e 15 non sortono da una settimana; il terno non è
sortito.
La parola che proponiamo oggi
è un termine linguistico di provenienza barbara: truismo. Sostantivo
maschile che vale "verità ovvia". Si ha il truismo quando adoperiamo
un sostantivo riferito a un'azione che già di per sé è riportata nella frase: i
cantori cantavano; il lettore leggeva; lo sciatore sciava ecc. Perché il
termine è barbaro? Perché è l'adattamento dell'inglese "truism", da
"true", 'vero'.
Ci piacerebbe conoscere il motivo per cui, secondo i "revisionisti" del vocabolario
Gabrielli, "buonumore"
è solo singolare, mentre "malumore"
si può pluralizzare. Eppure entrambi i sostantivi sono composti allo stesso
modo (aggettivo e sostantivo). Mistero eleusino!
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La lingua "biforcuta" della stampa
Malpensa, maxi
sequestro di «droga dello sciamano»: nelle cortecce di mimosa
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Correttamente: maxisequestro. Non ci stancheremo mai di ripetere che i prefissi e i prefissoidi si scrivono "attaccati" alla parola che segue. Nuovo De Mauro: maxi- mà|xi–conf., di grandi dimensioni o potenza o durata:tratto dal lat. maximus, superl. di magnus “grande”. conf. di grandi dimensioni o potenza o durata: maxicalcolatore, maxicappotto, maxiprocesso.
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