giovedì 21 maggio 2020

Basta con gli anglismi nel linguaggio istituzionale


Dal sito "Libreriamo.it" leggiamo che un gruppo di intellettuali, docenti universitari e scienziati ha/hanno lanciato una petizione al Presidente della Repubblica per l'eliminazione degli anglismi nel linguaggio istituzionale. Ci auguriamo che l'iniziativa vada in porto. La lingua di Albione andrebbe eliminata (oseremmo dire vietata) anche dagli organi d'informazione: è uno "sconcio" il fatto che per leggere un giornale italiano si debba avere a portata di mano un vocabolario inglese-italiano.

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La parola proposta da questo portale e non a lemma nei vocabolari dell'uso: viricida. Sostantivo femminile con il quale si indica la moglie che uccide il consorte. È un termine aulico provenendo dalle voci latine "vir", uomo e "caedere", uccidere.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non solo nel linguaggio istituzionale, mi permetto di aggiungere.

Un caro saluto da Sempervirens.

Ines Desideri ha detto...

Gentile dottor Raso,
ho espresso più volte, in passato, la mia opinione riguardo all'abuso dei forestierismi. Tale era, la mia opinione, e tale rimane.
A mio avviso, ogni eccesso è un limite, oserei dire una "menomazione", ma non intendo tediarla.
Mi lasci, però, esprimere il mio dissenso in merito al suo "La lingua di Albione andrebbe eliminata (oseremmo dire vietata)...".
"Petere", caldeggiare, auspicare hanno un significato.
Imporre, bandire, vietare hanno un significato ben diverso.

Il decreto n. 2178 del 5/12/1938 proibisce l'uso di parole straniere nei "locali di pubblico interesse".
Il decreto n. 1238 del 5/7/1939 proibisce di dare nomi stranieri ai neonati di cittadinanza italiana (per mia fortuna sono nata... qualche anno dopo).
Il decreto n. 2042 del 23/12/1940 proibisce l'uso di nomi stranieri nelle intestazioni di attività commerciali, industriali e professionali.

Detto - e messo - tra parentesi.
(Nel 1938, per direttiva del Ministero della Cultura Popolare, cominciarono ad essere trasmesse, per radio, lezioni di lingue straniere: etiopico e tedesco).

Cordialmente
Ines Desideri


Ines Desideri ha detto...

Altro tema spinoso, per me, è il cosiddetto sessismo linguistico: quanto si accetta in nome del "politicamente corretto"... lasciamo stare.
Per una volta sventolo la bandiera del sessismo linguistico, mio malgrado.
Perché "viricida" e non "maschicida", giacché esiste l'orribile vocabolo "femminicida"?
Come? Non esiste? Peccato.
O meglio così. Si cerchi allora, per favore, un vocabolo che sostituisca "femminicidio".

Di nuovo cordialmente
Ines Desideri

Luca ha detto...


Purtroppo esistono parole e concetti che trovano una loro sintesi in inglese senza che la lingua di Dante si riveli altrettanto soddisfacente.

Basti pensare a "strap-on": non esiste un traducente italiano che dìa altrettanta soddisfazione senza perdersi in lunghi giri di parole e preliminari linguistici.