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Sempre sul "qual'è"
La Treccani riconosce le ragioni del "qual' è" (con l'apostrofo).
***
La parola proposta da questo portale, ripresa dal De Mauro: clamide. Sostantivo femminile (e aggettivo). Indica un mantello di lana, corto, usato soprattutto dai militari in quanto adatto per cavalcare.
9 commenti:
Sig. Raso, non capisco perché condivide, con così tanta un leggerezza, un articolo che travisa la risposta degli autori della Treccani con conclusioni sulla legittimità del "qual'è" completamente campate per aria. Il signor Passani ha creato una crociata per legittimare la sua ignoranza, o meglio la sua pigrizia ortografica.
Giro il suo commento all'interessato affinché - se vorrà - possa "difendersi".
FR
Gentile Sig. Aldo,
trovo che sia un colpo basso menzionare l'ignoranza di chi scrive quando è lampante che non si sta parlando di conoscere la "regoletta" (che conosco benissimo ovviamente e che, per sua informazione, non ho mai sbagliato), ma di superarla in quanto ancorata ad un linguaggio ottocentesco.
Lei dovrebbe scusarsi per questo commento da leone da tastiera. Io non ho creato nessuna crociata. Ho solo deciso di usare un italiano moderno. La crociata è alimentata da quelli che si scagliano contro il qual'è apostrofato in ogni momento convinti che scrivere bene in italiano equivalga semplicement a seguire pedissequamente "l'italiano delle maestre". Quegli stessi, tipicamente, non hanno prodotto nella vita alcuno scritto degno di nota (dico di più, chi scrive davvero si guarda bene dal criticare altri autori su queste cose!)
Sarebbe tanto gentile da firmarsi con nome e cognome per poi indicarmi le notevoli opere letterarie con cui ha contribuito alla letteratura italiana?
Sig. Passani, non sono uno scrittore, quindi non scrivo certamente opere letterarie, come lei d'altronde; ma ho avuto modo di leggere i suoi articoli e i suoi interventi su questo argomento, vedendo il suo atteggiamento da crociato da tastiera, mentre accusa gli altri di usare un italiano dell'800 (ci manca solo l'accusa di "fascismo") e travisare a sua favore ogni risposta come quella della Treccani, e possono dire che se una persona in malafede è di certo un troll.
Detto questo, addio! Non ho di certo voglio di mettermi a discutere con personaggetti molesti di cui nessuno sentiva la mancanza.
Sig. Aldo,
ho pubblicato il suo commento nonostante il tono non mi sia piaciuto.
FR
Sig. Aldo,
lei non è uno scrittore, mentre io qualcosa scrivo. Prudenza (e pudicizia) vorrebbero che ci si presentasse meno aggressivamente e con toni non assertivi, quantomeno per non fare magre figure.
Lei tira fuori il fascismo? Lasciamo perdere.
Io sarei un troll in malafede? Tutto è possibile, ma osservo che io mi firmo con nome e cognome, mettendoci la faccia, mentre lei, che si firma Aldo, per quanto ne sappiamo potrebbe anche essere il famoso Napalm51 di crozziana memoria, senza che ci sia data possibilità di verificare le sue effettive credenziali di esperto linguista.
Saluti
Luca Passani
Bene, sig. Aldo.
Anzi male, molto male, perché lei taccia di ignoranza - cosa c'entra la "pigrizia linguistica"? - non soltanto Luca Passani, per aver espresso, motivato e difeso la propria opinione (e scelta) riguardo a "qual è/qual'è"; non soltanto i miei insegnanti, ai quali suppongo lei attribuisca la trista patologia definita "ponziopilatismo" (Treccani – Neologismi) ; lei taccia di ignoranza anche il prof. Sgroi che, sia in un articolo pubblicato in questo sito il 30/11/2016 ("A proposito del qual'è") sia nell'articolo qui pubblicato di recente, ha ampiamente e magistralmente motivato la scelta di coloro che scrivono "qual'è".
Lei ignora, forse, che la stessa Accademia della Crusca... ma questo è stato detto e scritto più volte. Basta.
Anche il dizionario Treccani... Basta.
Per farla breve: mentre l'Accademia della Crusca e il Treccani suggeriscono o raccomandano -- non impongono, badi bene - l'uso di "qual è", lei considera ignorante chiunque osi esprimere un'opinione diversa dalla sua. Molto male.
“Se si ama la propria lingua, non c’è peggior delitto di volerla seppellire viva. Di ibernarla in nome di una mai esistita era glaciale della perfezione” (Giuseppe Antonelli).
Per il dott. Raso
A mio avviso Monmartre, Otto, Aldo, Poldo, ecc. non sono meno anonimi di ogni altro Anonimo.
Assumersi la responsabilità di ciò che si sostiene, avere il coraggio - ad averne, eh? - di "metterci la faccia": è un discorso, questo... Lasciamo stare.
Cordialmente
Ines Desideri
Egr. Dott. Raso, mi pare che ultimamente il suo meraviglioso blog si stia trasformando in un penoso luogo di pettegolezzi.
Cordiali saluti.
Otto
Ha ragione cortese Otto, dovrò essere piú severo nel censurare i commenti.
Per la gentile signora Ines Desideri
Ciò che scrive è sacrosanto. Non dovrei pubblicare alcun commento perché nessuno (o quasi) - per usare le sue parole - intende "metterci la faccia".
Cordialmente
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