venerdì 22 novembre 2013

La dicearchía

Gentilissimo dott. Raso,
rassettando la soffitta mi sono imbattuto in un vecchio giornale, l'ho aperto e sono rimasto colpito da un titolo che campeggiava in prima pagina: «Solo con la dicearchia saremo sicuri  di vivere liberamente». Incuriosito da un termine che non avevo mai sentito mi sono precipitato a consultare tutti i vocabolari in mio possesso: della dicearchia neanche l'ombra. Spero che lei possa soddisfare la mia curiosità oltre che colmare una mia lacuna linguistica.
Grazie in anticipo della sua eventuale risposta.
Sebastiano L.
Palestrina (RM)
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Cortese Sebastiano, effettivamente il vocabolo in oggetto non è attestato nei dizionari dell'uso, e la cosa mi stupisce non poco visto che si trova in numerose pubblicazioni. Con il termine dicearchía, dunque, composto con le voci greche "dikè", giustizia e "arkía", sovranità, si intende "un governo giusto", uno Stato in cui  la legge è sovrana perché è la "massima autorità". 

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