Ormai dobbiamo rassegnarci a convivere con le “inesattezze”
(o strafalcioni?) dei “revisionisti” del vocabolario Gabrielli in rete. I revisionisti, dunque, smentiscono - a proposito
del verbo “fuorviare” - ciò che scrive
il Maestro nel suo “Dizionario Linguistico Moderno”. Scrive, dunque, Aldo Gabrielli: «Forviare,
non mai “fuorviare” per la legge del dittongo mobile, fu usato in antico solo
come intransitivo col significato di “uscir di strada”, nel proprio e nel
figurato […]. Ma oggi si usa sempre piú
frequentemente nel significato attivo di “allontanare dalla via giusta”, e ai
puristi non piace; chi non voglia usarlo, si attenga a “deviare”, “sviare”, e,
figuratamente anche a “corrompere”, “traviare”, “guastare”». I “revisionisti”, invece, al lemma (il solo
corretto, secondo il Gabrielli) “forviare” rimandano a… FUORVIARE. Si veda qui e qui.
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La parola del giorno (di ieri): arrabattarsi.
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