Quante volte, amici lettori, avete sperimentato sulla vostra
“pelle” questo modo di dire il cui significato – noto a tutti – è “esser costretti a una lunga e impaziente
attesa”? Attendere troppo a lungo,
insomma, ciò che si desidererebbe, invece, avvenisse il piú presto possibile.
Particolarmente, gentili amici, mentre
si è in attesa del… pranzo. Singolare, a nostro avviso, la spiegazione che
danno, in proposito, le note linguistiche al «Malmantile racquistato» (un poema
burlesco): «Aspettare che venga da
mangiare; poiché quando uno in qualche conversazione ha grande appetito, si
rivolge sempre da quella parte, donde vengono le vivande: e sta col capo
elevato (ond’è che il collo s’allunga) per vedere il primo l’arrivo del cibo
bramato. Questa maniera si trasporta ancora a significare la pena che si prova
nell’aspettare qualsivoglia cosa desiderata, dicendosi in tal caso: “voi mi
fate allungare il collo”». Di significato affine la locuzione “fare il collo
lungo come quello d’una giraffa”.
***
La parola che proponiamo oggi è: olíbano. Sostantivo
maschile. Antica denominazione (quindi
sinonimo) dell’incenso.
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