giovedì 21 novembre 2013

È nevicato o ha nevicato?

Da “Domande e risposte” del vocabolario Treccani in rete:
Vorrei sapere, sempre se non vi è stata già fatta, se è più corretto dire “è piovuto” o “ha piovuto”.
La domanda è già stata fatta, ma per questa volta non importa, rispondiamo nuovamente, visto che la scelta dell'ausiliare nei tempi composti dei verbi meteorologici provoca dubbi tra molti lettori e utenti del Portale.
 Esiste in italiano un gruppetto di verbi intransitivi molto usati che gradiscono sia l'ausiliare essere, come norma vuole, sia l'ausiliare avere, nella lingua parlata e scritta di ogni livello: i verbi meteorologici (grandinare, piovere, piovigginare, nevicare, nevischiare), ma anche appartenere, atterrare, volare e decollare, durare, emigrare, franare, inciampare, naufragare, prevalere, sbandare, scivolare, vivere. Dunque è/ha piovuto, è/ha appartenuto, è/ha decollato, è/ha scivolato.
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Dissentiamo, in parte, dai linguisti del sito Treccani. I verbi cosí detti meteorologici possono prendere sí, entrambi gli ausiliari, ma con un distinguo. Prendono l’ausiliare avere quando è indicata la durata del fenomeno: ha nevicato dalle cinque alle otto del mattino; ieri è piovuto. Quanto al verbo emigrare useremo l’ausiliare essere se si indica la destinazione: sono emigrati tutti in America; quasi tutti gli abitanti del paese hanno emigrato. Decollare e sbandare prendono solo l’ausiliare avere: l’aereo ha decollato e l’auto ha sbandato. Il medesimo ausiliare prende il verbo deragliare: il treno ha deragliato. Per quanto attiene al verbo atterrare, infine, prenderà l’ausiliare essere se si riferisce alle persone: siamo atterrati in perfetto orario; l’aereo ha atterrato con mezz’ora di ritardo.

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La parola che proponiamo oggi è: tacheòmetro. Sostantivo maschile. Strumento per la misurazione rapida dei livelli e dei rilievi dei terreni. È composto con le voci greche "tachís", celere, veloce e "mètron", misura.

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