domenica 30 gennaio 2011

«Formidabile»? Spaventoso!...


Probabilmente ci attireremo le ire dei cosí detti linguisti progressisti - quelli che sostengono che la lingua per fortuna cambia e, con la lingua, cambiano fortunatamente tanto i parlanti quanto gli scriventi - se sosteniamo che, molto spesso, per non dire sempre, si dà all’aggettivo “formidabile” un significato che, propriamente, non ha: straordinario, valente, bello e simili.
Formidabile, dunque, proviene dal latino “formidabilis”, tratto dal verbo “formidare” (temere, spaventare e simili). Una cosa “formidabile”, quindi, è una cosa spaventosa. È però invalsa nell’uso comune - come dicevamo - l’accezione, assai diversa, e che condanniamo recisamente, di “straordinario”, “valente” e simili. “Formidabili quegli anni” è addirittura il titolo di un libro di Mario Capanna, ex “leader” (si perdoni il barbarismo che abbiamo virgolettato) del Movimento studentesco milanese. A nostro modo di vedere, insomma, chi ama il bel parlare e il bello scrivere si deve attenere al significato proprio dell’aggettivo.
Si veda
QUI.

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