sabato 22 gennaio 2011

«Flottare»


Quanto stiamo per scrivere non avrà l’approvazione di molti (se non tutti) linguisti e lessicografi. Vogliamo parlare di un verbo dal “sapore” francese ed entrato nel nostro lessico, se non ricordiamo male, nel XVIII secolo: flottare. Perché non avrà l’approvazione dei “grandi”? Perché diciamo che a nostro modo di vedere è da bandire, sebbene, ormai, abbia acquisito il diritto di cittadinanza italiana e sia riportato in tutti i vocabolari. È da bandire perché non è schiettamente italiano. Discende, infatti, dal francese “flotter”, da “flot” (‘onda’) e significa “galleggiare” e simili. In lingua italiana esistono i verbi “galleggiare” appunto, “ondeggiare”, “fluttuare”; per quale motivo ricorrere al verbo barbaro “flottare”? Ricordiamo, comunque, a coloro che volessero adoperarlo ugualmente, che è un verbo intransitivo e nei tempi composti prende l’ausiliare ‘avere’: la barca ha flottato per molto tempo.

Nessun commento: