venerdì 7 giugno 2024

Sgroi -181 - “Soldato”, “soldatessa”, “soldata”, “il/la soldato”, o “donna soldato”?

 


di Salvatore Claudio Sgroi

1. Evento giornalistico

Un caro amico, non linguista, ma attento ai fatti linguistici e metalinguistici, mi ha segnalato un articolo de “la Repubblica” del 6 giugno di Massimo Basile intitolato:

Quattro donne in mezzo a migliaia di soldati: nel cimitero Usa del D-Day le storie che raccontano il ruolo femminile nella Seconda guerra mondiale”

link:<https://www.repubblica.it/esteri/2024/06/06/news/donne_seconda_guerra_mondiale_d_day_cimiterousa-423182896/?ref=RHLF-BG-P7-S3-T1>,

col seguente commento:

io avrei scritto ‘soldati maschi/uomini’ (o usato altri modi per disambiguare il senso del titolo), altrimenti non è immediatamente chiaro cosa si intende”.

La mia risposta è stata:

a me sinceramente [il titolo] sembra perfettamente chiaro: qui SOLDATI è pl. di soldato ma può indicare sia maschi che femmine: quindi tra le migliaia di soldati solo 4 erano donne”.


2. “Soldato s.m. e soldati m.pl.: voce epicena (o promiscua)

Diciamo subito che il lessema soldato s.m. e soldati m. pl. può riferirsi in quanto voce epicena (o promiscua) sia a uomini che a donne, per indicare la funzione indipendentemente dal sesso.

La descrizione del termine fornita nella lessicografia italiana è peraltro diversificata, come vedremo, e non sempre soddisfacente.


2.1. Il genere “femminile” nello Zingarelli 2023 e sue funzioni

Anticipiamo che lo Zingarelli 2023 sotto la voce femminile (pp. 875-76) da un lato distingue il “genere del tutto convenzionale” dei nomi non-animati dal genere dei nomi animati che “corrisponde gener. al sesso”, trascurando tuttavia il fatto, da noi più volte ribadito, che la funzione in prima istanza del genere grammaticale comune ai nomi animati e non-animati è quella di garantire la coesione morfo-sintattica ai fini della comunicazione.

Dall’altro lo stesso Zingarelli propone un eccellente modello terminologico sulla formazione del femminile dei nomi animati distinguendo:

(i) “nomi indipendenti” (o eteronimi) o “di genere fisso”, es. uomo/donna;

(ii) “nomi comuni” (o ambigeneri), ess. il/la consorte, il/la preside, il/la cantante, il/la pediatra, il/la leader;

(iii) “nomi promiscui” di animali, ess. la volpe, il serpente (maschio/femmina), ma anche di persone es. la spia (uomo/donna);

(iv) “nomi mobili” con desinenza -o/-a es. amico/amica, “meno frequente” soldata; con suffissi ess. poeta/poetessa, studente/studentessa, lettore/lettrice, eroe/eroina, gallo/gallina ;

(v) “composti” es. la volpe maschio/femmina.


3. L’analisi del lessema soldato nella lessicografia italiana

Qual' è l’analisi del termine soldato nei dizionari italiani?


3.1. Il soldato nel De Mauro 2000

Il De Mauro 2000 non esplicita che il lessema soldato sia al sing. che al pl. può riferirsi sia a uomo che a donna. Nella “Nota grammaticale” avverte “rar. il femm. soldata”. Sotto il lemma soldatessa s.f. CO[mune] distingue due accezioni: “1 vedi soldato, 2 fig. scherz., donna dai modi decisi e autoritari”


3.2. Il soldato nello Zingarelli 2023

Lo Zingarelli 2023 registra “soldato s.m. (femm. –essa). Raro –a”, “in funzione di agg. (posposto a un sostantivo)” con gli ess. bambini s.[oldato], ragazze s.[oldato]. Come il De Mauro non esplicita che soldato/i può indicare sia uomini che donne. Come il De Mauro lemmatizza soldatessa s.f. bi-semico “f. di soldato”: “1. Donna che presta servizio militare 2 (scherz.) donna autoritaria”.


3.3. Il soldato nel Treccani-Della Valle-Patota 2022

Il Treccani-Della Valle-Patota 2022 lemmatizza con duplice forma, nell’ordine femminile e maschile, soldata, soldato n.f., n.m. con gli esempi fare la soldata, il soldato, andare a soldata, a soldato. Il f. soldatessa sarebbe “antiquato, scherz. o spregiativo”. Omette l’accezione generica inclusiva di soldato/i riferito a uomo/donna.


3.4. Il soldato nel DISC 2024

Il DISC ovvero Dizionario Italiano Sabatini Coletti di F. Sabatini-V. Coletti-Manuela Manfredini (Hoepli 2024) lemmatizza “soldato m., soldata f.” non in ordine alfabetico, aggiungendo non condivisibilmente “(pop., iron. soldatessa)”, ma precisando opportunamente “m. ancora in uso anche con riferimento a donna”. Lemmatizza altresì soldatessa s.f. bisemico: “1 Donna soldato [non più “pop.” né “iron.”] 2 scherz. Donna dal fare soldatesco”.


3.5. Il soldato nel Devoto-Oli 2017-2023

Il Devoto-Oli 2017-2023 lemmatizza con le opportune distinzioni sessuali soldato s.m. (f. –a o –éssa; spesso usato al masch. [sing. e plur.] anche con riferimento a donna”. Non precisa invece che soldat-a è raro rispetto a soldatessa; aggiunge ancora: “agg. invar. (posposto al sost.)” con l’es. bambini soldato”.


3.5.1. Soldato: una “questione di stile”

La voce soldato è anche oggetto di analisi nella rubrica “Questioni di stile” (p. 2111), dove si distinguono tra l’altro diverse femminilizzazioni, in quanto “l’uso oscilla tra diverse alternative” quali: (i) la soldata (nome mobile) per la cui accettazione si registra “una certa resistenza”;

(ii) la soldatessa (nome mobile con suffisso), “che ha talvolta una connotazione ironica o spregiativa e che in senso scherzoso indica anche una donna dai modi decisi e autoritari”;

(iii) la donna soldato (composto), “che sottolinea l’eccezionalità di una presenza femminile nei ruoli tradizionalmente riservati agli uomini”;

(iv) il soldato “concepito come termine neutro che indica la funzione svolta indipendentemente dal sesso  di chi la esercita” es. il soldato Maria Rossi;

(v) il/la soldato (ambigenere) “compromesso grammaticalmente inaccettabile”.


Sommario

1. Evento giornalistico

2. “Soldato s.m. e soldati m.pl.: voce epicena (o promiscua)

2.1. Il genere “femminile” nello Zingarelli 2023 e sue funzioni

3. L’analisi del lessema soldato nella lessicografia italiana

3.1. Il soldato nel De Mauro 2000

3.2. Il soldato nello Zingarelli 2023

3.3. Il soldato nel Treccani-Della Valle-Patota 2022

3.4. Il soldato nel DISC 2024

3.5. Il soldato nel Devoto-Oli 2017-2023

3.5.1. Soldato: una “questione di stile”



















(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)



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