Dal vocabolario Treccani in Rete:
segnatèmpo s. m. [comp. di segnare e tempo], invar. – Sinon. di marcatempo.
marcatèmpo s. m. [comp. di marcare e tempo]. – 1. Negli stabilimenti industriali, tecnico che controlla (mediante l’impiego di orologi a scatto) i tempi di lavorazione necessarî a un operaio per l’esecuzione di un pezzo, ai fini di una determinazione delle tariffe orarie e di cottimo. 2. Dispositivo che, applicato a un apparecchio registratore, serve a far apparire sulla registrazione segni di riferimento in corrispondenza a prefissati intervalli di tempo. In funzione attributiva, orologio m., orologio di controllo congegnato in modo da segnare automaticamente su apposito cartellino il momento d’ingresso o di uscita dei dipendenti di un’azienda o di un ente; è detto anche orologio marcatore.
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Segnatempo, come marcatempo, nella forma plurale può restare invariato o prendere la desinenza del plurale: i segnatempo/i segnatempi; i marcatempo/i marcatempi. Secondo chi scrive è preferibile pluralizzare i due sostantivi in ottemperanza alla legge grammaticale che regola la formazione del plurale dei nomi composti di una voce verbale e di un sostantivo maschile singolare. Ci domandiamo, però, per quale motivo il Treccani usa due pesi e due misure: marca invariato solo il segnatempo. Se segnatempo è sinonimo di marcatempo dovrebbe marcare invariato anche quest'ultimo sostantivo. A nostro modo di vedere il lettore resta disorientato leggendo i due lemmi: segnatempo invariato; marcatempo?
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