Vi siete mai soffermati a riflettere sul fatto che il nostro idioma è "ricco" di parole che passando da un genere (maschile/femminile) all'altro cambiano di significato? Vediamone alcune:
l’arco e l’arca;
il baleno e la balena;
il banco e la banca;
il busto e la busta;
il bilancio e la bilancia;
il calco e la calca;
il capitale e la capitale;
il caso e la casa;
il cavo e la cava;
il collo e la colla;
il colpo e la colpa;
il foglio e la foglia;
il latte e la latta;
il mento e la menta;
il mostro e la mostra;
il palmo e la palma;
il palo e la pala;
il panno e la panna;
il pasto e la pasta;
il pianto e la pianta;
il pizzo e la pizza;
il porto e la porta;
il pupillo e la pupilla;
il razzo e la razza;
il torto e la torta.
***
La lingua "biforcuta" della stampa
STALKING
Perseguita l’ex e minaccia di sgozzarla, viene arrestato sotto casa della donna con un coltello in tasca
-----------------
La donna aveva il coltello in tasca? Ecco un caso di anfibologia (oltre all'immancabile barbarismo).
Scaricabile gratuitamente dalla Rete cliccando qui.
(Le
immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i
diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauraso@hotmail.it)
Nessun commento:
Posta un commento