sabato 14 ottobre 2023

Israele (nazione): maschile o femminile?



A
bbiamo notato che tutti (o quasi) ritengono  lo Stato del Medio Oriente, Israele (oggi, purtroppo, di grande attualità) di genere grammaticale maschile. A nostro modo di vedere, invece, lo Stato mediorientale è femminile. Perché? Perché, in linea generale, il genere grammaticale dei nomi propri di nazioni è lo stesso di quello dei nomi comuni (ovviamente ci sono le eccezioni). I nomi che finiscono in "-o" sono maschili, quelli terminanti in "-a" sono femminili e quelli la cui desinenza  è  "-e" possono essere sia maschili sia femminili. Israele, perciò, terminando in "-e" è femminile. Siamo confortati, nella nostra convinzione, dal compianto linguista Aldo Gabrielli che, nel suo pregevole "Dizionario Linguistico Moderno", scrive: "Israele, nome proprio geografico femminile". A nostro avviso, insomma, Israele è di genere maschile solo se nome proprio di persona; se si designa la nazione il genere è tassativamente femminile: la potente Israele. E visto che siamo in tema, vediamo la differenza (semantica) tra israeliano e israelita. Il primo designa l'abitante d'Israele; il secondo il discendente di Giacobbe che la tradizione vuole si chiami, appunto, Yisra'el, Israele. Attendiamo la smentita dai/dei soliti "linguisti d'assalto" ai quali facciamo presente, nel caso, che la "femminilità" della nazione israeliana è immortalata anche in alcune pubblicazioni: qui e qui,


 

(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauraso@hotmail.it)

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