Se apriamo un qualunque vocabolario alla voce indifferente, possiamo leggere:
«agg.
1 Che non suscita particolare interesse o simpatia: un tipo di bellezza che mi
lascia i. non i., che importa, che è degno di considerazione: somma non i.
essere i., seguito da frase soggettiva, essere equivalente, uguale: che tu
resti o esca per me è i.
2 Che non si lascia coinvolgere emotivamente SIN apatico, impassibile: persona
i. per natura; che non si lascia influenzare da qlco. SIN insensibile: restare
i. alle critiche, alle lusinghe
3 Imparziale: arbitro i.; parere i.
s.m. e f.
Persona priva di interessi, apatica fare l'i., ostentare imperturbabilità
quando invece si è commossi
avv. indifferentemente, senza che faccia differenza»
(Sabatini Coletti in rete).
A nostro modo di vedere molto spesso si adopera in modo improprio dando al
termine un significato che non ha: importante, ragguardevole, rilevante, non
trascurabile, non da poco e simili. Non diremo, per esempio, ho dovuto
affrontare una spesa non indifferente, ma, correttamente, una spesa
notevole, ragguardevole, rilevante e simili.
Indifferente non significa, infatti, “che non interessa”? E una spesa notevole
interessa, eccome! Non tutti i vocabolari, però, sono del nostro avviso. Ma
tant'è. Facciamo spallucce e restiamo della nostra idea. Indifferente
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La lingua "biforcuta" della stampa
Rai
Enrico Mentana: "Chi lascia l'azienda dovrebbe evitare di fare il martire. Non esiste il diritto inalienabile a essere sempre in onda"
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Molto meglio: (...) diritto inalienabile di essere (...). Scrive il linguista Luciano Satta: "Il sostantivo (diritto) si costruisce preferibilmente cosí: “diritto a” in presenza di un sostantivo se vi è la preposizione articolata (diritto alla retribuzione) o l’articolo indeterminato (diritto a una retribuzione) o l’aggettivo indefinito (diritto a qualche retribuzione); “diritto di” ancora in presenza di un sostantivo, se non vi è articolo (diritto di sciopero) o in presenza di un verbo all’infinito (diritto di scioperare). È superfluo dire che se il verbo dipendente è di modo finito si usa la congiunzione “che”, con il verbo al congiuntivo (il diritto che si sappia la verità)".
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)
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