giovedì 11 maggio 2023

"Chiacchieratelle linguistiche" (2)


S
embra incredibile ma è vero: molte persone credono che difilato defilato siano l’uno sinonimo dell’altro e usano i due termini indifferentemente. No, non è così.

Il primo è avverbio e sta per celermente, direttamente, velocemente; il secondo termine è aggettivo e vale appartato: il giovane se ne stava defilato in un angolo.
Secondo il Sabatini Coletti la voce è attestata dal 1855, Aldo Gabrielli, invece, la data una cinquantina d’anni più tardi. Ma diamo la “parola” al Gabrielli.
«Neologismo, dal francese ‘défilé’, nato con la I guerra mondiale (1914—18): zona defilata, truppe defilate; cioè terreno, truppe fuori della vista o dei colpi del nemico. L’italiano dice la stessa cosa con vocaboli e modi suoi: ‘coperto’, ‘al coperto’, ‘protetto’, ‘fuori tiro’, ‘in angolo morto’: truppe al coperto, zona protetta o in angolo morto, terreno coperto e simili».
Questo francesismo, ormai, è entrato a pieno titolo nel nostro lessico e non ci sentiamo di condannarlo. Raccomandiamo solo di non confonderlo — come dicevamo all’inizio — con l’avverbio, difilato, che ha tutt’altro significato.

Un'espansione misconosciuta

Abbiamo notato che — se non cadiamo in errore — le tradizionali grammatiche non trattano un complemento (o espansione), anzi lo misconoscono: il complemento di aggiunzione (l’opposto è quello di esclusione, questo sì, riconosciuto).
Questa espansione, dunque, indica — come dice lo stesso nome — in aggiunta od oltre a chi o a  che cosa si svolge (si verifica) l’azione espressa dal predicato verbale. Si può riconoscere facilmente perché risponde alle domande sottintese « in aggiunta a chi? », « al di fuori di che? » e simili.
È introdotto non da preposizioni ma da locuzioni del tipo oltre, oltre a , fuori del. Qualche esempio renderà, forse, tutto più chiaro: sono venuti in molti oltre agli invitati ; il fanciullo, finalmente, è stato dichiarato fuori pericolo (di morte); la fanciulla, è incredibile, ha mostrato una forza fuori del normale. Il complemento in oggetto può essere costituito anche da un sostantivo o da un pronome.
Ricapitolando e semplificando. Il complemento di aggiunzione (che fa parte della schiera di quelli indiretti) indica la persona o la cosa che si aggiunge a quanto già espresso nella proposizione.



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