mercoledì 18 maggio 2022

L'omofobia


 Riceviamo e pubblichiamo

 

Stamattina (ieri, per chi legge), di buon’ora, ho appreso dalla radio che oggi è la giornata internazionale contro l’omobitransfobia. Ho poi trovato la stessa indicazione – scritta così, con una parola sola – su alcuni giornali on-line del mattino. Poi il TG delle 13,00 ha ampliato le mie conoscenze, parlando di omo-lesbo-bi-transfobia. L’aggiunta di lesbo mi ha sorpreso: non è anche questa una forma di omosessualità declinata al femminile?

Torno su Google e vedo che questa aggiunta è piuttosto frequente: compare addirittura nel Vocabolario Treccani, che, alla voce "Omolesbobitransfobia", scrive: “Avversione ossessiva per gli omosessuali, le lesbiche, i bisessuali, i transessuali e l’omosessualità maschile e femminile, la bisessualità e la transessualità.”

D’accordo con la seconda parte del Treccani, ho sempre creduto che l’omosessualità potesse essere sia maschile che femminile. Non capisco quindi la necessità di citare esplicitamente le lesbiche. A meno che qualcuno pensi che omo abbia a che fare con uomo, escludendo quindi le donne … Vuol dire che, quando si parla di “apertura mentale”, per alcuni si tratta di un’apertura del cervello dalla quale è fuoriuscita l’intelligenza?

Pier Paolo Falcone


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Una provocazione linguistica

Da notizie giornalistiche apprendiamo che l'aeroporto di Roma-Fiumicino ha un nuovo punto di imbarco. Non sarebbe meglio lasciare imbarco riferito alle navi e "involo" per quanto attiene agli aerei? Ieri è stato inaugurato un nuovo punto d'involo. Abbiamo bestemmiato?


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La lingua "biforcuta" della stampa

Commissione esteri Senato, debacle 5 Stelle: Stefania Craxi eletta presidente

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Insistono con i barbarismi, e li sbagliano pure. Correttamente: débâcle.




 

(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)

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