Ancora un vocabolo che fa accapigliare linguisti e lessicografi circa la variabilità: copricostume. Tra i vocabolari consultati sono per l'invariabilità il Treccani, il Sabatini Coletti e il Devoto-Oli: il copricostume/i copricostume. Sono per il normale plurale il Gabrielli, il Garzanti e il dizionario Olivetti: il copricostume/i copricostumi. Il De Mauro, non specificando, lascia intendere che il sostantivo in oggetto prende la normale desinenza "-i" del plurale. Lo Zingarelli è salomonico: il copricostume/i copricostume o i copricostumi. Secondo chi scrive il sostantivo in oggetto si pluralizza normalmente secondo la "legge" che regola il plurale dei nomi composti. Tale legge stabilisce che i sostantivi composti con una voce verbale (coprire) e un sostantivo maschile singolare (costume) formano il plurale mutando la desinenza del sostantivo.
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La lingua "biforcuta" della
stampa
Lo sconcertante episodio ieri al
PalaSojourner di Rieti sotto lo sguardo degli spettatori. Immediate le reazioni
delle associazioni delle atlete donne: "Episodio inaccettabile". Ma
la madre della ragazza prende le difese dell'allenatore: "Per mia figlia è
come un secondo padre"
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Ancora una volta siamo grati ai mezzi di
comunicazione di massa ("massinforma") dai quali apprendiamo, perché
non lo sapevamo, che le atlete (come le giornaliste, ricordate?) sono donne. Il
vocabolario Treccani ci faccia un pensierino, come esempio di "buona
lingua"...
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico,
quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)
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