La pandemia ha portato prepotentemente alla ribalta il verbo "assembrare", tratto dal francese "assembler", riunire, radunare, raggruppare e simili: per la sicurezza di tutti è importante non assembrare nella piazza. Questo stesso verbo ha anche un'altra accezione, forse poco conosciuta: paragonare, imitare, rendere simile, somigliare, sembrare, parere: per il suo modo di fare Giovanni assembra (sembra) Mario. Ma diamo la "parola" all'autorevole Treccani: qui e qui.
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La parola proposta da questo portale: vapido. Aggettivo tratto dal latino "vapidu(m)" e vale svanito, fiacco, alterato e, in senso figurato, corrotto.
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La lingua "biforcuta" della stampa
Il fenomeno riguarda
tutti, malati di coronavirus e non. L'ipotesi dell'epidemiologo Costa
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Correttamente: e no. In proposito si veda qui.
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