-Ci vediamo alle 5:30, mi raccomando sii puntuale.
- Non mi è possibile, a quell'ora ho i
pisani.
Tutti, indistintamente, abbiamo i
"pisani" dentro di noi, anche se non ce ne rendiamo conto. State
tranquilli, non stiamo vaneggiando, vogliamo soltanto dire che "avere i
pisani" significa aver sonno. Questa locuzione - forse poco conosciuta -
si adopera, soprattutto, nei confronti dei bambini allorché cominciano a
sbadigliare, a chiudere gli occhi; insomma quando danno chiari segni di
stanchezza e desiderano, quindi, andare a dormire. La locuzione deriva, con
molta probabilità, da un gioco di parole - anche se secondo il poeta Giuseppe
Giusti si rifarebbe alla "pesantezza dell'aria pisana" - come "pisolare",
"appisolarsi", "pisolino"... "pisani". È lo
stesso gioco di parole, insomma, che si ha con altre espressioni come, per
esempio, "andare a Piacenza" per "compiacersi" o
"mangiare l'allodola" per "ricevere una lode".
E già che siamo in argomento, vediamo alcuni modi di dire "legati" al sonno. Diamo la "parola", per questo, al Tommaseo-Bellini.
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La lingua "biforcuta" della stampa
Il siderurgico
Taranto, fumi dall'ex
Ilva, la requisitoria: «Fabbrica gestita in modo criminale»
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Meglio: criminoso.
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