venerdì 28 febbraio 2020

Sgroi - 41 - Ma qual(')è l'origine del Coronavirus?


di Salvatore Claudio Sgroi

1. L'evento mondiale
Non c'è dubbio che la parola dell'anno in italiano (e nelle lingue del mondo) sarà il termine coronavirus. Così definito nel sito della Treccani on line, sezione "neologismi": "s. m. Genere di virus responsabili di diverse malattie nell’uomo e negli animali, prevalentemente respiratorie e polmonari". Con il commento che "♦ È uno dei due virus "sospetti" il responsabile dell'epidemia di SARS, la polmonite atipica comparsa improvvisamente lo scorso novembre nella Cina meridionale".

1.1. Il coronavirus nella lessicografia italiana, con etimo sincronico
La voce coronavirus manca nella lessicografia degli inizi del Duemila, così nel De Mauro scolastico 2000, nell'Etimologico di De Mauro-Mancini 2000, nel Treccani-Simone 2005 rist. 2009, nel Sabatini-Coletti 2008, ne l'Etimologico di Nocentini-Parenti 2010, ecc. 
        La voce appare invece nello Zingarelli a partire dall'ed. 2005 (all'ultima 2020), e con un etimo, come si dice, "sincronico", cioè come neoformazione creata in italiano: "da corona, per l'alone rivelato al microscopio che caratterizza questo virus", datato 1990. E così nel Garzanti-Patota 2013: "Comp. di corona e virus, per la caratteristica forma circolare"; -- nel Devoto-Oli-Serianni-Trifone 2018 e 2019: "Comp. di corona e virus" datato 2003. Nel citato sito della Treccani on line 2020, il lemma, dopo altre informazioni, si chiude con una etimologia sincronica e una retrodatazione:
     "Composto dal s. f. corona e dal s. m. virus, per la caratteristica forma elicoidale". E con la precisazione che il termine prima di venire ora alla ribalta, in italiano era "Già attestato nella Stampa del 30 luglio 1970, p. 14".

1.1.1. Etimo sincronico o diacronico?
L'ordine dei due componenti del composto binominale coronaVirus s.m. 'virus a forma di corona', con la testa semantica cioè a destra rispetto al determinante corona, doveva invero insospettire i lessicografi sulla correttezza dell'etimo sincronico in una lingua come l'italiano, caratterizzata dall'ordine delle parole "Soggetto-Verbo-Oggetto", e quindi con i composti tipicamente costruiti con testa a sinistra (cfr. capostazione). E in effetti, coronavirus è un composto esogeno (non già endogeno), ovvero un 'dono' dell'inglese. Come correttamente indica T. De Mauro 2003 nell'appendice Nuove parole italiane dell'uso del Grande dizionario italiano dell'uso, vol. VII deriva "dall'ingl. coronavirus comp. del lat. corona 'corona' e virus 'virus'" e datato "2003, Internet".
      Anche il Grande dizionario Hoepli Italiano di A. Gabrielli, a cura di M. Pivetti e G. Gabrielli 2008 registra il lemma con un etimo non italiano ma "Dal lat. scient. coronavirus, comp. di corona 'corona' + virus 'virus'", bypassando però l'inglese.
     In considerazione della struttura 'destrorsa' del composto e anche della data di prima attestazione in italiano 2003 (De Mauro), 1990 (Zingarelli), 1970 (Treccani on line) ma in inglese 1968 (OED, vedi sotto), la priorità va quindi attribuita all'inglese, che comunque ha diffuso nel mondo tale voce. Che non ha fatto invece in tempo ad entrare nel bel volumetto di Anglicismi di R. Gualdo (Corriere della Sera 2020).

1.1.2. Coronavirus in inglese 
In effetti, è l'inglese a formare coronavirus dal lat. scientifico o "neo-latino", come già il Merriam-Webster's Collegiate Dictionary 2003, 11 ed., aveva indicato registrando coronavirus con l'etimo "NL [NewLatin], fr. corona + virus" datato 1968.
         Il dato è confermato dall'Oxford English Dictionary on line, senza che venga però esplicitato il ricorso al "New Latin": coronavirus, distinguendo l'"Origin: Formed within English, by compounding. Etymons: corona n.1, virus n."; dalla "Etymology: < corona n.1 + virus n.", con 5 ess. del 1968, 1984, 1990, 2003, 2005.
        Quanto alla lessicografia bilingue ingl.-it. e it. ingl., il Ragazzini 2018 (Zanichelli) registra nelle due sezioni il lemma "coronavirus (med.) s.m. coronavirus".

          2. Il coronavirus in altre lingue
Possiamo ancora dare un rapido sguardo alla diffusione dell'anglicismo in altre lingue, che non sembrano riconoscere la dipendenza dall'inglese.

          2.1. Il coronavirus in francese
          ll coronavirus è presente nella lessicografia monovolume, per es. ne Le Petit Robert 2017 (e già nell'ed. 2011) coronavirus datato "v. 1970" e con un etimo sincronico, una neoformazione (sembrerebbe) ibrida: "du latin corona 'couronne' et virus", da ritenere però un anglicismo, vista la struttura 'destrorsa' del composto e la precedente attestazione dell'inglese (1968).
        Nel dizionario bilingue italiano-francese e francese-italiano di R. Boch (2014 VI ed.) il termine manca invece nelle due sezioni.

         2.2. Il coronavirus in spagnolo
In spagnolo il termine coronavirus è ancora assente nel Diccionario de la Real Academia Española (2019 on line), ma appare nel Diccionario del español actual di M. Seco-O. Andrés. G. Ramos (Aguilar 19991, 20112) con due ess. giornalistici del 2003 e del 2004. 
        Quanto alla lessicografia bilingue italiano-spagnolo e spagnolo-italiano, il termine latita nel Grande dizionario Hoepli spagnolo di L. Tam (20093). È invece presente nel dizionario spagnolo-italiano e italiano-spagnolo della Garzanti 2009 e ne Il Grande dizionario di Spagnolo di R. Arqués - A. Padoan 2012 (Zanichelli), ma solo nella sezione italiano-spagnolo: "coronavirus s.m. invar. (biol.) coronavirus".

2.3. Il Coronavirus in tedesco
In tedesco, il termine appare per es. ne Il Nuovo dizionario di tedesco di L. Giacoma - S. Kolb (Zanichelli 20092), ma solo nella sez. italiano-tedesco: "Coronavirus s. neutro".

         2.4. Il coronavírus in portoghese
In portoghese, il termine coronavírus manca nella lessicografia monolingue, sia del portoghese europeo (nel Grande dicionário. Língua portuguesa, a c. di Graciete Teixeira 2004) che del portoghese brasiliano (nell'Aurélio Buarque de Holanda Ferreira, Novo dicionário Aurélio da língua portuguesa, 19751, 20043), e anche nella lessicografia bilingue italiano-portoghese (G. Mea, Dizionario Portoghese Italiano e Italiano portoghese, Zanichelli ), ma appare nella stampa, per es. in "O estado de S. Paolo" del 27- 2 - 2020.

3. Produttività del coronavirus
Infine, come se non bastasse, il coronavirus ha generato anche un Fontanavirus, che campeggiava nel titolo "Fontanavirus, il governatore in quarantena", de "Il fatto quotidiano" del 27 c.m.

          Sommario
         1. L'evento mondiale
           1.1. Il coronavirus nella lessicografia italiana, con etimo sincronico
              1.1.1. Etimo sincronico o diacronico?
                  1.1.2. Coronavirus in inglese
         2. Il coronavirus in altre lingue
           2.1. Il coronavirus in francese
              2.2. Il coronavirus in spagnolo
                 2.3. Il Coronavirus in tedesco
                   2.4. Il coronavírus in portoghese
          3. Produttività del coro
navirus














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