sabato 15 febbraio 2020

A che cosa servono le regole se poi i vocabolari...


A che cosa servono le regole se poi i vocabolari "fanno come gli pare"? E ci spieghiamo.
    Una norma grammaticale stabilisce che nel  plurale i nomi in "-gia" (e "-cia") conservano la "i" se la consonante "g" (e "c") è preceduta da una vocale: ciliegia / ciliegie; valigia / valigie; cupidigia / cupidigie. Perdono la "i" quando la consonante "g" (o "c") è doppia o è preceduta da un'altra consonante: frangia  / frange; reggia / regge. 
    I vocabolari consultati (Devoto-Oli, DOP, Gabrielli, Garzanti, Treccani, Zingarelli, Sabatini Coletti), invece, "fanno come gli pare", consentono entrambi i plurali: "-gie" e "-ge" (valige e valigie; ciliege e ciliegie). Il De Mauro e il Palazzi non registrando il plurale lasciano intendere, quindi,  che i sostantivi suddetti  formano il plurale secondo la regola grammaticale (e personalmente li seguiamo). A questo punto - anche se consigliamo agli amanti del bel parlare e del bello scrivere di attenersi, per la formazione del plurale, tassativamente alla regola grammaticale - ci domandiamo perché i "sacri testi" continuano/continuino a "propinarci" tale norma.


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Un verbo di uso raro, ma dal "sapore" aulico: imbarbogire. Si coniuga con l'inserimento dell'infisso "-isc -" tra il tema e la desinenza. Qui, la coniugazione completa.

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La lingua "biforcuta" della stampa

Il club del presidente Giulini era finito nella bufera per i buu contro Lukaku durante Cagliari-Inter dell'1 settembre

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Correttamente: del 1 settembre. Crusca: Le indicazioni comprendenti anche mese e giorno sono introdotte modernamente da un articolo maschile singolare: «il 20 settembre 1870»". Per estensione, si può aggiungere che, nel caso di una data come 11/10/1989, l'articolo che vi si anteporrà sarà l' (seguendo la pronuncia della data: l'undiciottobre millenovecentoottantanove); stessa regola vale per le date che iniziano con 1: anche per queste, si considera il modo in cui tali date vengono pronunciate e quindi si scriverà il 1/2/2003 (cioè il primo febbraio duemilatré). Infatti, come specifica Serianni, "Per i giorni del mese si usa l'ordinale per il giorno iniziale [...], ma il cardinale per i giorni successivi, siano o non siano accompagnati dal giorno del mese [...]."

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